Bravo, molto bravo. Massimo Giannini va al massimo: ottimi articoli, prese di posizione e decisioni coraggiose, validi collaboratori, efficaci, pacate e convincenti presenze televisive. Esprime preparazione e sicurezza, senza arroganza e prosopopea. Quando ha assunto la direzione de La Stampa, il 23 aprile del 2020, a Torino non pochi hanno storto il naso, sussurrando “arriva il solito romano”. C'era scetticismo, nonostante i precedenti di editorialista e vice direttore di Repubblica, di responsabile di Affari & Finanza, di direttore di Radio Capital e di conduttore di Ballarò. A Torino la provenienza romana genera diffidenza, istantaneamente e inevitabilmente. Un altro pregiudizio sbagliato e fuorviante. Lo confermano i comportamenti e l'attività di Giannini, meritatamente Massimo.