Notizie | 13 maggio 2021, 09:30

Lo stato delle opere infrastrutturali in Piemonte

Oti Piemonte-Osservatorio Territoriale Infrastrutture ha completato il primo Rapporto annuale sullo stato di avanzamento delle opere in regione per il 2020

Lo stato delle opere infrastrutturali in Piemonte

Oti Piemonte-Osservatorio Territoriale Infrastrutture ha completato il primo Rapporto annuale sullo stato di avanzamento delle opere in regione per il 2020. Il Rapporto è parte integrante delle attività del portale otipiemonte.it che monitora oltre 50 opere strategiche nella regione, per un valore di circa 29 miliardi, ponendo particolare attenzione al rispetto delle tempistiche e all’evidenza di criticità rispetto al cronoprogramma. Il sito, nato nel 2001 su iniziativa di Confindustria Piemonte, è stato rinnovato, lo scorso dicembre, insieme a Unioncamere Piemonte e con la collaborazione della Regione Piemonte. Tra i dati positivi rilevati dal Rapporto si segnalano: l’avanzamento dei lavori per il Corridoio Mediterraneo (Torino-Lione) e l’avvicinarsi della conclusione di quelli sul Corridoio Reno- Alpi (Terzo Valico); l’avvio del completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, il collegamento del Passante Ferroviario torinese con la linea ferroviaria Torino-Ceres e l’aeroporto di Caselle (la cui conclusione è prevista per la fine del 2022); la prosecuzione dei lavori sulle linea 1 e la progettazione in corso della linea 2 della metropolitana torinese; l’avanzamento dei lavori per la realizzazione delle Tangenziali di Novara e Fossano. Sul fronte dei nodi logistici, nel 2020 si sono avviate le procedure per l’ammodernamento e l’adeguamento degli interporti di Sito-Torino e Cim-Novara ed è stato avviato il progetto preliminare per lo scalo ferroviario di Alessandria. La Pedemontana Piemontese Masserano-Ghemme, invece, nel corso del 2020 non ha visto avanzamenti significativi. Fermi anche i lavori per la realizzazione della Tangenziale est di Torino e della Tangenziale di Cuneo e per l’elettrificazione delle linee ferroviarie Biella-Novara e Biella-Santhià. I lavori di completamento del raddoppio del tunnel del Colle del Tenda hanno subito uno stop improvviso a causa dell’alluvione di ottobre 2020, che ha provocato il crollo del tratto di strada e del versante all’uscita del traforo del Tenda - lato Francia; la nuova ipotesi di fine lavori slitta a fine 2023. Per quello che riguarda le reti infrastrutturali immateriali, il 2020 ha visto ritardi nei lavori di posa della Banda Ultra-larga, elemento fondamentale del processo di transizione digitale e innovazione del sistema produttivo e logistico, come espressamente richiamato del PNRR. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che stanzia 62 miliardi di euro per mobilità, infrastrutture e logistica sostenibili rappresenta un’opportunità storica che il Paese deve cogliere per superare le difficoltà finanziarie e tecniche che incidono sulla realizzazione dei grandi progetti infrastrutturali strategici – commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte – Occorre lavorare con lo stesso impegno sia per le opere d’importanza internazionale, sia per le opere di territorio: una rete efficiente di collegamenti fisici e immateriali è essenziale per sostenere la competitività e l’attrattività della regione”.

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