| 05 maggio 2021, 10:20

Alessandra Giani (Eventum) risponde a Chicca Morone

Alessandra Giani (classe 1970) è una donna che affronta le sfide della vita con la determinazione di una vera torinese, una di quelle persone per cui il famoso motto “Bugia nen” - nella giusta accezione del non retrocedere mai - calza a pennello.

Alessandra Giani con PapaFrancesco

Alessandra Giani con PapaFrancesco

di Chicca Morone

Alessandra Giani (classe 1970) è una donna che affronta le sfide della vita con la determinazione di una vera torinese, una di quelle persone per cui il famoso motto “Bugia nen” - nella giusta accezione del non retrocedere mai - calza a pennello. La sua azienda, nata nel 2010, ha raggiunto una posizione preminente non solo a livello nazionale: il suo piccolo ufficio a Strasburgo ne è una testimonianza.

- Radici familiari piemomtesi doc: quali soni i pregi e i difetti ereditati?

Dalla mia famiglia ho sicuramente ereditato la linearità del pensiero che porta più facilmente ad arrivare al punto per trovare rapidamente una risposta agli ostacoli posti davanti a noi. Praticamente “problem solver” fin da piccola... Inoltre, il legame stretto e solare che c’è nella mia famiglia mi ha sicuramente dato la serenità necessaria per affrontare la vita.

- Tradizione familiare anche con il Corpo consolare...

Sì, sono molto fiera di essere stata nominata console generale onorario del Messico proprio in questi giorni: è una tradizione familiare che mi vede quarta generazione e che vorrei trasmettere a mia figlia Angelica. Spero di aver ereditato anche lo spirito imprenditoriale del mio bisnonno Giuseppe Ernesto, che, nel 1925, ha fondato le Pagine Gialle, sia in Italia sia in Messico diventate poi Seat.

- “Eventum”, Azienda relativamente giovane e molto competitiva... Quali soni i più significativi eventi realizzati?

L’azienda rispecchia il mio carattere poco lunare, aperto e ottimista. L’impronta che ho cercato di instaurare è la serenità tra i collaboratori, nonché l’essere particolarmente attenti e costantemente disponibili alle necessità dei clienti. Eventum si occupa solo di eventi istituzionali, una scelta fortemente voluta da me. In dieci anni abbiamo gestito circa mille eventi: di tutti mi sono innamorata e sono pochissimi gli eventi passati senza lasciare un segno. Il più emozionante sicuramente essere il capo del cerimoniale per la visita di Papa Francesco a Torino nel 2015: non ho dormito durante tutta la settimana precedente per preparare ogni dettaglio, sapendo che comunque l’imprevisto da gestire all’ultimo momento ci sarebbe stato.

- Successo personale realizzato più per determinaziono o per creatività?

Il più grande successo a mio avviso sono i miei figli: per loro ci è voluta determinazione, perché soprattutto la prima ci ha messo sei anni ad arrivare… Nel lavoro tutto è necessario: determinazione e creatività unite alla preparazione e non dimenticherei un pizzico di fortuna che non guasta. Il mix è questo, le percentuali variano secondo le situazioni

- “Clienti” non sempre facili: la pandemia ha ampliato il problema?

Sono un’ottimista per natura: nella pandemia ho cercato di individuare le “poche” opportunità che ci offriva e mi sono immediatamente attrezzata assumendo un regista e dedicandomi anima e corpo alla realizzazione degli eventi on line. Nessuno di noi era preparato a una situazione del genere, ma sono corsa subito ai ripari e non mi sono messa a piangermi addosso. Ho la responsabilità dei miei dipendenti e la sento fortemente. I clienti sono stati la mia forza mi hanno supportato e spronato, apprezzando il mio cambio di passo.


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