Notizie - 28 aprile 2021, 08:30

"In Piemonte sistema imprenditoriale paralizzato"

Nei primi tre mesi del 2021 il sistema produttivo piemontese ha evidenziato un basso numero di iscrizioni e di cessazioni. Le incertezze dello scenario economico hanno infatti rallentato sia la nascita di nuove aziende che le chiusure.

Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte

Gian Paolo Coscia, presidente Unioncamere Piemonte

Nei primi tre mesi del 2021 il sistema produttivo piemontese ha evidenziato un basso numero di iscrizioni e di cessazioni. Le incertezze dello scenario economico hanno infatti rallentato sia la nascita di nuove aziende che le chiusure. Dal Registro imprese delle Camere di commercio emerge che dall'inizio di gennaio alla fine di marzo 2021 in Piemonte sono nate 7.915 imprese (7.181 nello stesso periodo 2020), mentre le cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio) si sono attestate a 8.021 contro le 10.712 del primo trimestre 2020. Il saldo è negativo per 106 unità. Lo stock a fine marzo 2021 ammonta a 425.722 imprese.

“I dati dei primi tre mesi del 2021, riferiti a tutti i settori e a tutte le province piemontesi, ci restituiscono un tessuto imprenditoriale paralizzato, in attesa, a causa dell’emergenza sanitaria che da oltre un anno ha stravolto i ritmi produttivi. Ora più che mai – ha commentato Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte - l’intervento di tutte le istituzioni deve essere ancora più incisivo. In primo luogo è necessario portare a compimento, il più velocemente possibile, la campagna vaccinale: un obiettivo per un cui le Camere di commercio piemontesi sono pronte a dare il proprio appoggio. Servono poi misure efficaci, che restituiscano fiducia al nostro sistema produttivo e consentano di innescare un nuovo percorso di crescita”.

La sostanziale stazionarietà evidenziata dal tessuto imprenditoriale regionale risulta il frutto di variazioni di lievi entità registrate in tutte le province. Biella (-0,35%) e Asti (- 0,34%) mostrano i dati peggiori, seguite da Cuneo (-0,22%), Alessandria (-0,17%) e Vercelli (-0,12%). Il Verbano Cusio Ossola (-0,03%) segna un risultato analogo a quello medio regionale, mentre Torino (+0,11%) e Novara (+0,14%), presentano un risultato superiore alla media regionale.

Nei primi tre mesi dell’anno, nessun comparto ha evidenziato flessioni superiori al punto percentuale. In particolare, il risultato peggiore appartiene all’agricoltura (-0,76%), seguita dal turismo (-0,64%), comparto tradizionalmente in positivo negli ultimi anni. L’industria in senso stretto registra un tasso del -0,30% e il commercio del -0,22%. In controtendenza gli altri servizi, che crescono dello 0,34%, e le costruzioni con un tasso del +0,35%.

Ti potrebbero interessare anche:

SU