Notizie | 24 aprile 2021, 16:16

Casa al mare, alle Cinque Terre richieste aumentate del 153%

Un anno di risparmi accumulati e un’altra estate alle porte con le misure anti-Covid: potrebbero essere questi i due fattori che hanno spinto molti italiani a cercare una casa al mare da acquistare. E, a livello nazionale, sono le Cinque Terre a registrare il maggior incremento di richieste.

Una cartolina di Sanremo realizzata da Sanremonews

Una cartolina di Sanremo realizzata da Sanremonews

Un anno di risparmi accumulati e un’altra estate alle porte con le misure anti-Covid: potrebbero essere questi i due fattori che hanno spinto molti italiani a cercare una casa al mare da acquistare. Secondo l’Ufficio Studi di Immobiliare.it, che ha analizzato il mercato nelle principali aree del turismo di mare, nell'ultimo anno la domanda ha fatto segnare importanti aumenti ovunque, con un record del 153% nelle Cinque Terre e del 119% nelle isole Pelagie (Linosa e Lampedusa). “Spostarsi nelle seconde case appare ormai. per molti, l’unica garanzia di potersi muovere dalla propria residenza in cui si è trascorso quasi ininterrottamente l’ultimo anno, fra lockdown e restrizioni – ha spiegato Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it – Se a questo si sommano i grandi risparmi accumulati in questi mesi, non sorprende un incremento così importante della domanda nei luoghi di mare più belli del nostro Paese. La nostra analisi rivela una vera volontà di comprare un posto al sole, da utilizzare quest’anno come luogo di villeggiatura e probabilmente come fonte di reddito per gli anni a avvenire, con la fine della pandemia e la riapertura del turismo”.

Il maggior incremento di richieste rispetto all’anno scorso è visibile nelle località turistiche facilmente raggiungibili dai grandi centri, in particolare da Milano e da Roma. Oltre alle Cinque Terre e alle isole Pelegaie, le aree che hanno segnato un volume di domanda di immobili molto al di sopra dello scorso anno sono l’arcipelago delle isole Ponziane (+85%, come l'Arcipelago toscano), l’Agroromano e il Golfo di Gaeta (+68%) e la Maremma Laziale (+61%).

Per quanto riguarda le Riviere liguri, Immobiliare.it ha registrato un aumento delle richieste di acquisto del 7% nel Levante e del 23% nel Ponente.

L’interesse per l’acquisto di un immobile al mare risulta in aumento in tutte le aree turistiche del Paese prese in considerazione. E, scorrendo la classifica di quelle che hanno guadagnato maggior interesse rispetto all’anno scorso si trovano anche il Cilento e le isole di fronte alla Campania, con un aumento della domanda di quasi il 50%. In Sicilia si è registrato un incremento delle ricerche di oltre il 30%, mentre si è fermata poco prima di questa soglia la Puglia, con le zone del Salento (+29%) e del Gargano (+26%).

Ma quanto costa un posto al sole di proprietà? E cosa è successo ai prezzi nell’anno del Covid? Immobiliare.it risponde che la pandemia non sembra aver intaccato i prezzi delle case al mare, seppur con qualche eccezione. I primi tre territori più cari sono anche quelli in cui i valori, in dodici mesi, risultano lievemente al ribasso: si tratta delle Isole Campane, dove si spendono quasi 6.400 euro al metro quadro (-5%), la Costiera Amalfitana con i suoi 5.943 euro/mq (-6%) e la Riviera ligure di Levante, dove si chiedono in media 5.405 euro/mq (-2% in un anno). Per spendere meno bisogna guardare alle località del Sud, in particolare i costi si sono rivelati più economici nel Gargano, dove non si superano i 1.400 euro al metro quadro, in Salento con una richiesta media di 1.601 euro/mq e nelle località marittime dell’Abruzzo, con un costo medio di 1.614 euro. Tutti valori che nell’ultimo anno sono rimasti tendenzialmente fermi.

Nella Riviera ligure di Ponente il prezzo medio a metro quadrato è salito dell'1% a 3.657 euro.

Le uniche località in cui i prezzi registrano un aumento importante rispetto al 2020 sono le Isole Pelagie: in un mercato di dimensioni comunque più contenute degli altri, per la natura della sua superficie ridotta, i costi d'acquisto sono aumentati del 25% in un anno a fronte di una crescita dell’offerta di immobili in vendita (+241%). Più lieve l’aumento dei prezzi nella Penisola Sorrentina (+13%) e nell’arcipelago Ponziano (+8%) ma in questi due casi l’offerta di case risulta in discesa dell’8%.

A un aumento di domanda solitamente risponde una diminuzione dell’offerta; ma nell’ultimo anno la pandemia ha sconvolto alcuni equilibri, compreso quello del mercato immobiliare nelle località di mare. La disponibilità di case in vendita risulta cresciuta quasi ovunque, con poche eccezioni. Delle trenta aree marittime analizzate le uniche a registrare un’offerta in calo rispetto all’anno scorso sono le Isole Campane (-4%), le Isole Ponziane e la Penisola Sorrentina (-8%), le Cinque Terre (-28%), le Isole Eolie e la Sicilia Ionica (rispettivamente -12% e -13%). La Riviera ligure di Levante ha fatto registrare un incremento dell'offerta del 18% e del 10% quella di Ponente.

“L’aumento generalizzato dell’offerta va ricondotto al momento storico di forte difficoltà per chi era in possesso di un immobile nelle località turistiche spesso destinato a casa vacanze – ha spiegato Giordano – Molti proprietari, a fronte delle spese elevate richieste dalla manutenzione e dalla tassazione per questi immobili, hanno preferito metterli in vendita, alimentando così la disponibilità di case, spesso di qualità superiore alle altre, essendo maggiormente curate e ristrutturate. Questa particolare situazione, che ormai possiamo ricondurre alla pandemia e che osserviamo da diversi mesi, porta i prezzi a non subire grosse oscillazioni, sia per una maggiore qualità delle abitazioni in vendita, di conseguenza di maggior valore, sia per una sorta di resilienza da parte di chi le vende che non è ancora disposto a ribassare il prezzo”.

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