Notizie - 07 aprile 2021, 15:09

A marzo boom di richieste di mutui casa

Il primo trimestre del 2021 segna un’inversione di tendenza per le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie del Nord Ovest e di buona parte del resto d'Italia. È quanto emerge dall’analisi del Crif, che segnala un incremento nazionale del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020. In Piemonte l'aumento è stato dell'11,6%, in Liguria del 2,5% e in Valle d'Aosta dell'11,7%.

Una panoramica di Torino

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Il primo trimestre del 2021 segna un’inversione di tendenza per le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie del Nord Ovest e di buona parte del resto d'Italia. È quanto emerge dall’analisi del Crif, che segnala un incremento nazionale del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

Dopo un inizio d’anno con il freno a mano tirato, in scia con l’andamento negativo dell’ultimo trimestre 2020, la nuova performance positiva è totalmente ascrivibile all’impetuosa crescita di marzo (+55,8%), condizionata però dal confronto con il corrispondente mese del 2020, che aveva visto la sostanziale paralisi dell’operatività a causa del lockdown totale varato dal Governo per contenere la prima ondata della pandemia di Coronavirus.

Comunque, in termini assoluti il numero di richieste complessivamente rilevate nel primo trimestre 2021 è il più elevato degli ultimi nove anni. In particolare, in Piemonte l'incremento è stato dell'11,6%, a fronte del 2,5% in Liguria e dell'11,7% in Valle d'Aosta. Salvo poche regioni in cui l’andamento delle richieste di mutui e surroghe risulta ancora negativo, nel complesso la performance risulta decisamente brillante, con il picco fatto registrare dal Molise (+17,1%), seguito proprio dalla Lombardia (+16,7%).

Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, nel primo trimestre del 2021 le richieste per importi tra 100.000 e 150.000 euro rappresentano la soluzione preferita dagli italiani, con circa il 30% del totale, un dato sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo del 2020. Al secondo posto (con il 25%) permane la classe di importo tra 150.000 e 300.000 euro.

Dall’analisi della distribuzione delle richieste per durata, emerge un leggero cambiamento di preferenza da parte degli italiani rispetto al primo trimestre 2020: la classe più richiesta risulta essere quella tra i 26 e i 30 anni, con il 26,4% del totale (+3,9%). Si registra, invece, una lieve contrazione (-2,8% rispetto al 2020) per la classe di durata tra i 16 e i 20 anni, che corrisponde al 24,2% del totale. Nel complesso, circa otto richieste su 10 prevedono piani di rimborsi superiori ai 15 anni, a conferma della propensione delle famiglie a privilegiare soluzioni che pesino il meno possibile sul bilancio familiare.

Osservando, infine, la distribuzione delle interrogazioni in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif evidenzia come nel primo trimestre 2021 sia stata la fascia compresa tra i 35-44 anni quella maggioritaria, con una quota pari al 33,5% del totale, seguita da quella tra i 25-34 anni, con il 26,8%. Complessivamente le richieste degli under 35 arrivano a incidere per il 29,3% sul totale.

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