- 28 marzo 2021, 10:12

Da Juvarra a Bossoli

JUVARRA ALLA BIBLIOTECA DI TORINO

Dal 5 marzo al 31 maggio è allestita alla sala mostre della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino la mostra “Filippo Juvarra regista di corti e capitali dalla Sicilia al Piemonte all’Europa” a cura di Maria Vittoria Cattaneo, Chiara Devoti, Elena Gianasso, Gustavo Mola di Nomaglio, Franca Porticelli, Costanza Roggero, Fabio Uliana. La cospicua raccolta di disegni del celebre architetto e dei suoi collaboratori fu acquisita dalla Biblioteca negli anni 1762-1763, andandosi ad arricchire nel 1857 dell’album noto con l’attuale segnatura Riserva 59.4, l’unico composto dallo stesso Juvarra e che reca un originale titolo proprio: Penzieri diversi p. studio d’architettura fatti da me D. Filippo Juvarra a 9 luglio 1707 in Roma. Gli album esposti offrono il profilo di un artista “a tutto tondo”, dentro e oltre il barocco: non solo geniale architetto, ma anche – come testimoniato dai suoi disegni – vedutista, scenografo, interior designer e molto altro. Tre sono i filoni nei quali si dipana il percorso espositivo, arricchitoda un apparato multimediale che permette lo sfoglio di tutto il corpus su monitor a parete: il primo dedicato agli studi di Juvarra e dei suoi collaboratori più specificamente legati alle architetture, religiose e civili; il secondo nucleo espositivo ripercorre l’attività di Juvarra scenografo, in particolare negli anni romani, tra il 1709 e il 1714, mentre la terza sezione si incentra sul legame storico politico tra Sicilia, Piemonte ed Europa. La mostra è corredata da una corposa pubblicazione che ospita saggi per l’inquadramento storico, artistico e culturale della produzione juvarriana e anche l’inventario aggiornato dell’intero Corpus juvarrianum edito dal Centro Studi Piemontesi, acquistabile anche nel bookshop.


ALLA SABAUDA IL S.GIOVANNI DI CARAVAGGIO

La Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino espone, fino al 30 maggio, il San Giovanni Battista di Caravaggio. L'opera proviene dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, grazie a uno scambio tra i due musei che ha portato nella capitale, per una mostra in corso a Palazzo Barberini fino al 5 aprile, la Passione di Cristo di Hans Memling. Tra i santi più venerati dalla cristianità, Giovanni Battista viene ritratto da Caravaggio adolescente, a torso nudo, in tutta la sua carnalità e spaesamento, a cavallo, come sempre nel 'rivoluzionario' pittore, tra sacro e profano. “Non possiamo che leggere questo evento come un importante e per nulla scontato segno di ripartenza – ha detto la direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella - reso possibile anche dal sostegno della Consulta Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino e di Reale Mutua”.


LA COLLEZIONE FONDAZIONE CR ALESSANDRIA

La collezione d’arte della Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria, esposta nel Broletto di Palatium Vetus, ad Alessandria, è riaperta al pubblico da venerdì 5 febbraio. La collezione del Palazzo simbolo della città di Alessandria è visitabile in assoluta sicurezza, con ingressi contingentati e utilizzando le abituali norme di comportamento (misurazione della temperatura, mascherina, distanziamento dei visitatori). La mostra resta aperta ogni venerdì’ dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Visite guidate ogni ora. La prenotazione per le visite non è obbligatoria ma consigliata, data la necessità di contingentare gli ingressi. Ingresso e visita guidata sono gratuiti.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 3478095172 oppure mail: didattica.fondazionecral@gmail.com


ON LINE I MONDI DI MARIO LATTES

La Fondazione Bottari Lattes di Monforte d'Alba, nel cuore delle Langhe cuneesi, in questi ultimi mesi si sta arricchendo di opere dell'artista, acquistate dalla stessa Fondazione per rendere il più completa possibile la collezione da offrire nella propria pinacoteca non appena sarà possibile tornare nei musei in presenza. Lo ha scritto l'Ansa Piemonte, aggiungendo che, nel frattempo, è visitabile, sul sito della Fondazione, la mostra I mondi di Mario Lattes #1, promossa da Caterina Bottari Lattes e Chiara Agnello, nella quale sono esposte alcune opere della collezione mai viste prima e recentemente acquisite.

I mondi di Mario Lattes #1' prima di una serie di mostre in programma, si concentra sui dipinti figurativi realizzati dal 1959 al 1990. I temi affrontati nelle quattro sezioni della mostra, sviluppati in una quarantina di opere esposte, sono alcuni tra quelli cari a Mario Lattes: figure archetipiche; marionette e alter ego; nature morte e 'cianfruscole' (termine usato da Lattes per indicare le cianfrusaglie); oggetti simbolici; temi surreali; volti e personaggi. Tra le opere esposte 'Il cardinale' e 'Il Re' del 1969, e 'Marionette e manichino' del 1990.


AL CASTELLO GAMBA DI CHATILLON

Il Castello Gamba di Châtillon - Museo d’arte moderna e contemporanea in Valle d’Aosta, presenta Assalto al Castello. 14 artisti valdostani conquistano il Museo Gamba”, la nuova mostra dal 23 ottobre al 16 maggio 2021. Realizzata dall’assessorato al Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali della Valle d’Aosta in collaborazione con Casa Testori, innovativa e dinamica associazione culturale, l’esposizione costituisce un progetto di dialogo tra arte contemporanea e collezione storica. Ad “occupare” integralmente il Museo sono questa volta 14 artisti valdostani e, come racconta il curatore Davide Dall’Ombra, “la mostra punta a cogliere alcune istanze ed emergenze dell’arte contemporanea valdostana. Dedicare un’esposizione agli artisti in Valle significa accettarne l’invasione, mettersi a disposizione, in ascolto, ma anche dar loro gli strumenti di uno spazio d’espressione”.


BOSSOLI ALLA FONDAZIONE ACCORSI-OMETTO

La Fondazione Accorsi-Ometto rende omaggio al XIX secolo e alla sua storia con una mostra, a Torino, curata da Sergio Rebora con la collaborazione di Daniela Giordi, per la sezione fotografica, che mette a confronto le svariate sfaccettature della vita moderna dell'Ottocento attraverso la pittura di Carlo Bossoli e la fotografia storica, restituendo fedelmente le vicende del tempo, l'evoluzione dei costumi e del modo di vivere. L’esposizione che annovera una novantina di opere, ripartite tra una cinquantina di dipinti e una quarantina di fotografie, si avvale dell'apporto di nuclei collezionistici privati, in alcuni casi inediti, come quello appartenente alla Collezione Litta di Vedano al Lambro (Milano),e di prestigiosi prestiti di istituzioni pubbliche, tra cui il Museo del Risorgimento di Torino, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, l’Archivio di Stato di Torino, il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, il Museo del Risorgimento di Milano e i Musei Civici di Varese.



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