Al termine del terzo trimestre, le
startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle
Imprese in tutta l'Italia sono 12.068, in aumento di 572 (+5,0%)
rispetto al trimestre precedente. Nelle tre regioni del Nord Ovest
sono 856, pari al 7,1% del totale nazionale e soltanto una in più
rispetto alla fine di giugno. In particolare, al 30 settembre,
Infocamere ne ha censite 628 in Piemonte (5,2%), 207 in Liguria
(1,72%) e 21 in Valle d'Aosta (0,17%). Rispetto a tre mesi prima, il
Piemonte ne ha quattro in meno, mentre la Liguria cinque in più.
Invariato il numero della Valle d'Aosta.
A livello nazionale, il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in crescita di 33 milioni di euro rispetto al primo trimestre, attestandosi ora a quota 689,8 milioni; il capitale medio è pari a 57.159 euro a impresa. Il 73,6% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica 35,9%; attività di R&S 13,7%; attività dei servizi d’informazione 9,1%), il 17,7% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari 3,1%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici,2,8%;), mentre il 3,2% opera nel commercio.
Le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.598, il 13,2% del totale. Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.240, il 18,6% del totale e quelle con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 434, il 3,6% del totale.
Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno emerge che la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.297, pari al 27,3% del totale nazionale. Seguono il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.385; 11,5%) e il Veneto (1.008, 8,4% del totale nazionale). A breve distanza, compare al quarto posto la Campania, con 983 startup (8,2%), seguita dall’Emilia-Romagna, con 961 (7,9%). Il Piemonte è sesto, la Liguria quindicesima e la Valle d'Aosta naturalmente ultima. Il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo: circa il 5,6% è una startup innovativa. Seguono in graduatoria il Friuli-Venezia Giulia (5,2%) e la Valle d’Aosta (4,8%).
Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative: alla fine del secondo trimestre 2020 erano 2.370, il 19,6% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota 1.000 (1.245 startup, 10,3% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: comunque, nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli con 466 (3,9%), Torino con 399 (3,3%) e Bologna con 328 (2,7%). Genova è sedicesima con 169 (1,4%).
Il record negativo spetta ad Asti, dove sono localizzate solo tre startup innovative. Ma altre province del Nord Ovest figurano tra le ultime venti: Vercelli 103.ma con 6, Imperia centesima con 9, Verbania 99.ma con 11, La Spezia 92.ma con 14, Savona con 15 e Aosta 86.ma appuntp con 21.
Sotto il profilo occupazionale va sottolineato che finora non sono disponibili i dati sul numero dei dipendenti, ma solo le statistiche relative ai soci: a fine settembre, i soci delle 12.068 startup innovative per cui è disponibile tale dato risultano in Italia 56.032, il 5% in più rispetto al trimestre precedente. Infine, va ricordato che possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale.
A livello nazionale, il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in crescita di 33 milioni di euro rispetto al primo trimestre, attestandosi ora a quota 689,8 milioni; il capitale medio è pari a 57.159 euro a impresa. Il 73,6% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica 35,9%; attività di R&S 13,7%; attività dei servizi d’informazione 9,1%), il 17,7% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari 3,1%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici,2,8%;), mentre il 3,2% opera nel commercio.
Le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.598, il 13,2% del totale. Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.240, il 18,6% del totale e quelle con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 434, il 3,6% del totale.
Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno emerge che la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 3.297, pari al 27,3% del totale nazionale. Seguono il Lazio, unica altra regione a superare quota mille (1.385; 11,5%) e il Veneto (1.008, 8,4% del totale nazionale). A breve distanza, compare al quarto posto la Campania, con 983 startup (8,2%), seguita dall’Emilia-Romagna, con 961 (7,9%). Il Piemonte è sesto, la Liguria quindicesima e la Valle d'Aosta naturalmente ultima. Il Trentino-Alto Adige è la regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo: circa il 5,6% è una startup innovativa. Seguono in graduatoria il Friuli-Venezia Giulia (5,2%) e la Valle d’Aosta (4,8%).
Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative: alla fine del secondo trimestre 2020 erano 2.370, il 19,6% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota 1.000 (1.245 startup, 10,3% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: comunque, nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli con 466 (3,9%), Torino con 399 (3,3%) e Bologna con 328 (2,7%). Genova è sedicesima con 169 (1,4%).
Il record negativo spetta ad Asti, dove sono localizzate solo tre startup innovative. Ma altre province del Nord Ovest figurano tra le ultime venti: Vercelli 103.ma con 6, Imperia centesima con 9, Verbania 99.ma con 11, La Spezia 92.ma con 14, Savona con 15 e Aosta 86.ma appuntp con 21.
Sotto il profilo occupazionale va sottolineato che finora non sono disponibili i dati sul numero dei dipendenti, ma solo le statistiche relative ai soci: a fine settembre, i soci delle 12.068 startup innovative per cui è disponibile tale dato risultano in Italia 56.032, il 5% in più rispetto al trimestre precedente. Infine, va ricordato che possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale.