In occasione della Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), Intesa
Sanpaolo ricorda il suo contributo per contrastare il fenomeno. Da
gennaio 2019 a oggi, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere
sociale e culturale, in capo alla Presidenza del Gruppo (il torinese
Gian Maria Gros-Pietro è il presidente di Intesa Sanpaolo) ha
destinato 1,7 milioni di euro, il 10% circa della sua dotazione, a
progetti di contrasto alla violenza contro le donne. I progetti
sostenuti dal Fondo si rivolgono a sostenere le donne e i minori con
servizi di assistenza, supporto e accoglienza.
Benché il contrasto alla violenza sulle donne sia stato individuato come prioritario nel 2018 e inserito tra le linee strategiche di intervento 2019-2020 per indirizzare le proprie erogazioni liberali, il fenomeno è divenuto ancora più drammatico con l’esplosione della pandemia; il lockdown ha, infatti, inciso in modo significativo sul fenomeno della violenza domestica, a causa dell’isolamento sociale e della crisi economico-finanziaria, che hanno esacerbato le tensioni intra-famigliari. Le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 73% durante il lockdown e le donne vittime che hanno chiesto aiuto del 59%. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito; nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche. (Dati Istat 2020)
Tra i progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza nel 2020 spicca “Help Sos” dei Centri Antiviolenza Emma Onlus, realizzato a Torino e Pinerolo con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza sulle donne, mediante l’aumento degli sportelli antiviolenza in luoghi strategici ad alta frequenza (università, supermercati, ospedali, ecc.), e di potenziare gli spazi di accoglienza in emergenza per dare una risposta immediata ed efficace alle richieste di aiuto delle donne che subiscono violenza, accogliendole in specifici spazi a indirizzo segreto. Le beneficiarie sono circa 100 donne.
Benché il contrasto alla violenza sulle donne sia stato individuato come prioritario nel 2018 e inserito tra le linee strategiche di intervento 2019-2020 per indirizzare le proprie erogazioni liberali, il fenomeno è divenuto ancora più drammatico con l’esplosione della pandemia; il lockdown ha, infatti, inciso in modo significativo sul fenomeno della violenza domestica, a causa dell’isolamento sociale e della crisi economico-finanziaria, che hanno esacerbato le tensioni intra-famigliari. Le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 73% durante il lockdown e le donne vittime che hanno chiesto aiuto del 59%. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito; nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche. (Dati Istat 2020)
Tra i progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza nel 2020 spicca “Help Sos” dei Centri Antiviolenza Emma Onlus, realizzato a Torino e Pinerolo con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza sulle donne, mediante l’aumento degli sportelli antiviolenza in luoghi strategici ad alta frequenza (università, supermercati, ospedali, ecc.), e di potenziare gli spazi di accoglienza in emergenza per dare una risposta immediata ed efficace alle richieste di aiuto delle donne che subiscono violenza, accogliendole in specifici spazi a indirizzo segreto. Le beneficiarie sono circa 100 donne.