Sono meno di 28.000 le assunzioni che
le imprese del Nord Ovest hanno previsto di fare in questo mese: in
particolare, 21.470 in Piemonte (-23,4% rispetto a ottobre 2019),
5.820 in Liguria (-31,6%) e 480 in Valle d'Aosta (-27,5%). In tutta
l'Italia gli ingressi previsti dalle imprese sono quasi 282.000, in
calo del 27,9% rispetto ad ottobre dell'anno scorso. Ma sale al 13%
la quota di imprese che programmano assunzioni (erano il 10% a
settembre). Lo dice Unioncamere, sottolineando che in un quadro
economico complessivamente ancora caratterizzato da forte incertezza
per l’andamento dell’emergenza sanitaria e per i tempi di
superamento della crisi economica, buona parte delle imprese (82,8%)
ritiene che i livelli di produzione e vendita potranno tornare a
condizioni “accettabili” solo nel corso del 2021. E resta elevata
(49%) la quota di imprese che segnala problemi finanziari per carenza
di liquidità nei prossimi sei mesi, sebbene in discesa rispetto al
58,4% di agosto.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di ottobre. Nel mese in corso sono circa 182mila le imprese che prevedono assunzioni, mentre erano 147mila a settembre. I segnali di miglioramento arrivano dai servizi alle persone (-6,9%) e dalle costruzioni (-11,9%). Anche in termini di entrate previste, rispettivamente con circa 50mila e 27mila, questi due comparti sono tra quelli che tengono meglio rispetto all’anno precedente (-11,6% e -23,2% su ottobre 2019), insieme alle lavorazioni dei minerali non metalliferi (-7,2%), strettamente legate alle costruzioni, e all’industria alimentare (-14,6%). Ancora molto negativa, invece, la tendenza per la filiera del turismo: le previsioni di assunzioni fanno segnare un deciso -43,6% su base tendenziale e a soffrire un calo analogo sono anche i servizi finanziari.
Di fronte a segnali ancora così incerti su tempi e modalità della ripresa, la domanda di lavoro delle imprese tende a concentrarsi sulle figure professionali dell’area core delle attività di produzione, su quelle dell’area tecnica e di progettazione e sulle funzioni collegate alla direzione, con difficoltà di reperimento particolarmente elevate negli ambiti della ricerca e sviluppo (51,7%, con i tecnici in campo ingegneristico al 58,9%), dell’installazione e manutenzione (46,3%, con gli artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche al 42,6%) e della certificazione e controllo di qualità, sicurezza e ambiente (39,6%, con i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi al 54,5%).
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di ottobre. Nel mese in corso sono circa 182mila le imprese che prevedono assunzioni, mentre erano 147mila a settembre. I segnali di miglioramento arrivano dai servizi alle persone (-6,9%) e dalle costruzioni (-11,9%). Anche in termini di entrate previste, rispettivamente con circa 50mila e 27mila, questi due comparti sono tra quelli che tengono meglio rispetto all’anno precedente (-11,6% e -23,2% su ottobre 2019), insieme alle lavorazioni dei minerali non metalliferi (-7,2%), strettamente legate alle costruzioni, e all’industria alimentare (-14,6%). Ancora molto negativa, invece, la tendenza per la filiera del turismo: le previsioni di assunzioni fanno segnare un deciso -43,6% su base tendenziale e a soffrire un calo analogo sono anche i servizi finanziari.
Di fronte a segnali ancora così incerti su tempi e modalità della ripresa, la domanda di lavoro delle imprese tende a concentrarsi sulle figure professionali dell’area core delle attività di produzione, su quelle dell’area tecnica e di progettazione e sulle funzioni collegate alla direzione, con difficoltà di reperimento particolarmente elevate negli ambiti della ricerca e sviluppo (51,7%, con i tecnici in campo ingegneristico al 58,9%), dell’installazione e manutenzione (46,3%, con gli artigiani e operai specializzati di installazione e manutenzione attrezzature elettriche e elettroniche al 42,6%) e della certificazione e controllo di qualità, sicurezza e ambiente (39,6%, con i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi al 54,5%).