Su proposta dell’amministratore
delegato, Fabrizio Palermo, il Consiglio di amministrazione di Cassa
Depositi e Prestiti (Cdp), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, ha
dato il via libera a Cdp Equity a firmare un accordo vincolante con
Euronext che consentirà l’ingresso di Cdp Equity (società
interamente partecipata da Cassa Depositi e Prestiti)
nell’azionariato di Euronext e l’acquisizione da parte di
quest’ultima di Borsa Italiana. Una volta avveratesi le condizioni
cui l’operazione è subordinata, Cdp Equity, guidata da Pierpaolo
Di Stefano, possiederà il 7,3% del capitale azionario di Euronext,
al pari della Caisse des Dépôts et Consignations, omologa francese
di Cdp. In questo modo, Cdp Equity entrerà a far parte dell’attuale
gruppo di azionisti di riferimento della società, che gestirà –
oltre a Borsa Italiana – altre sei borse valori: in Belgio,
Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo con oltre 1.800
società quotate con una capitalizzazione di circa 4.400 miliardi.
L’operazione è coerente con la mission di Cdp - partecipata da numerose fondazioni di origine bancaria, a partire da Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Fondazione Crc di Cuneo - di sostenere le infrastrutture strategiche dell'Italia con una prospettiva di lungo termine. Borsa Italiana, infatti, è un’infrastruttura finanziaria essenziale, rappresentando il principale hub per la raccolta di capitale azionario e obbligazionario da parte delle imprese italiane, con la presenza di 370 società quotate per una capitalizzazione complessiva superiore al 30% del Pil nazionale e con un’ampia presenza di pmi, a cui è anche dedicato il programma Elite. Borsa Italiana, inoltre, è fortemente impegnata nell'attività di promozione delle aziende quotate (con oltre 6.000 incontri con 2.000 investitori organizzati nel 2019) e concorre alla diffusione dell’educazione finanziaria, anche in partnership con intermediari e altre istituzioni. L’integrazione di Borsa Italiana all'interno di un unico pool di liquidità paneuropeo aumenterà la liquidità del mercato dei capitali italiano e la visibilità degli emittenti italiani.
Con questo progetto, inoltre, si rafforza il ruolo dell’Italia nel mercato dei capitali europeo. L’Italia infatti rappresenterà il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L’Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance. L’operazione, infatti, prevede che: Mts diventi il centro di eccellenza per il Fixed Income Trading a livello di gruppo Euronext, in modo da sfruttarne le eccellenti competenze e potenzialità complementarmente e sinergicamente a livello europeo; Cassa di Compensazione e Garanzia si rafforzi ulteriormente assumendo il ruolo di clearing house di tutto il gruppo Euronext, nonché giocando un ruolo fondamentale sulla strategia futura nei servizi post-trade di Euronext. Inoltre, Monte Titoli diventerà il più grande Csd (Central Securities Depository) del gruppo Euronext, con ruolo pivotale nella strategia su questo segmento di business.
A valle dell'operazione, dopo un processo di consultazione tra Euronext e Cdpe, due italiani entreranno a far parte del supervisory board, il presidente (indipendente) e un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Inoltre, il ceo di Borsa Italiana e quello della controllata Mts entreranno rispettivamente nel managing board e nell’extended managing board di Euronext.
L’operazione è coerente con la mission di Cdp - partecipata da numerose fondazioni di origine bancaria, a partire da Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt e Fondazione Crc di Cuneo - di sostenere le infrastrutture strategiche dell'Italia con una prospettiva di lungo termine. Borsa Italiana, infatti, è un’infrastruttura finanziaria essenziale, rappresentando il principale hub per la raccolta di capitale azionario e obbligazionario da parte delle imprese italiane, con la presenza di 370 società quotate per una capitalizzazione complessiva superiore al 30% del Pil nazionale e con un’ampia presenza di pmi, a cui è anche dedicato il programma Elite. Borsa Italiana, inoltre, è fortemente impegnata nell'attività di promozione delle aziende quotate (con oltre 6.000 incontri con 2.000 investitori organizzati nel 2019) e concorre alla diffusione dell’educazione finanziaria, anche in partnership con intermediari e altre istituzioni. L’integrazione di Borsa Italiana all'interno di un unico pool di liquidità paneuropeo aumenterà la liquidità del mercato dei capitali italiano e la visibilità degli emittenti italiani.
Con questo progetto, inoltre, si rafforza il ruolo dell’Italia nel mercato dei capitali europeo. L’Italia infatti rappresenterà il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L’Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance. L’operazione, infatti, prevede che: Mts diventi il centro di eccellenza per il Fixed Income Trading a livello di gruppo Euronext, in modo da sfruttarne le eccellenti competenze e potenzialità complementarmente e sinergicamente a livello europeo; Cassa di Compensazione e Garanzia si rafforzi ulteriormente assumendo il ruolo di clearing house di tutto il gruppo Euronext, nonché giocando un ruolo fondamentale sulla strategia futura nei servizi post-trade di Euronext. Inoltre, Monte Titoli diventerà il più grande Csd (Central Securities Depository) del gruppo Euronext, con ruolo pivotale nella strategia su questo segmento di business.
A valle dell'operazione, dopo un processo di consultazione tra Euronext e Cdpe, due italiani entreranno a far parte del supervisory board, il presidente (indipendente) e un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Inoltre, il ceo di Borsa Italiana e quello della controllata Mts entreranno rispettivamente nel managing board e nell’extended managing board di Euronext.