Effetto Covid-19 sui conti
semestrali di Prima Industrie, società torinese a capo dell'omonimo
gruppo leader nel settore ad alta tecnologia dei sistemi laser e di
lavorazione della lamiera e dei componenti elettronici per
applicazioni industriali. Dall'inizio di gennaio alla fine di giugno,
Prima Industrie ha avuto una perdita netta consolidata di 3,184
milioni, mentre nello stesso periodo dell'anno scorso aveva
registrato un utile netto di 1,815 milioni (il risultato netto di
pertinenza della capogruppo è stato negativo per 2,827 milioni). Il
gruppo, però, è riuscito a mantenere una reddidità operativa lorda
(ebitda), grazie alle significative azioni di riduzione dei costi,
che hanno dispiegato il proprio beneficio in particolare a partire
dal secondo trimestre dell’anno e che sono destinate a proseguire
nella seconda parte dell’anno.L'ebitda, infatti, è stato di 10,063
milioni, pari al 6,4% dei ricavi, anche se era stato di 18,585
milioni nel corrispondente periodo precedente (8,7%). Comunque, il
gruppo ha chiuso il primo semestre con il fatturato di 157,574
milioni, in diminuzione del 26,6% rispetto al primo semestre 2019.
Al 30 giugno, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 123,246 milioni, mentre era di 132,824 milioni alla stessa data dell'anno scorso. Nel corso del primo semestre, l’acquisizione ordini del gruppo (inclusiva dell’after-sale service) è stata pari a 140,8 milioni, in diminuzione del 25,9% rispetto ai 189,9 milioni precedenti. Il portafoglio ordini consolidato a fine giugno ammonta a 126 milioni, in diminuzione rispetto ai 136,1 milioni alla stessa data 2019.
Il presidente esecutivo, Gianfranco Carbonato, ha commentato: “In un semestre caratterizzato dalla crisi legata al Covid-19, il gruppo Prima Industrie ha realizzato risultati in linea con il mercato e il contesto di riferimento. Il quadro globale sfavorevole, che ha segnato la prima parte del 2020, nonostante alcuni segnali positivi di parziale ripresa, è atteso proseguire per l’intero esercizio. Ciò detto, alla luce del consistente portafoglio ordini, della capacità dimostrata dal management nel reagire prontamente al nuovo scenario e della fiducia nei fondamentali del business, il gruppo si attende per la seconda parte dell’anno un parziale recupero dei ricavi e della redditività rispetto al primo semestre”.
Al 30 giugno, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 123,246 milioni, mentre era di 132,824 milioni alla stessa data dell'anno scorso. Nel corso del primo semestre, l’acquisizione ordini del gruppo (inclusiva dell’after-sale service) è stata pari a 140,8 milioni, in diminuzione del 25,9% rispetto ai 189,9 milioni precedenti. Il portafoglio ordini consolidato a fine giugno ammonta a 126 milioni, in diminuzione rispetto ai 136,1 milioni alla stessa data 2019.
Il presidente esecutivo, Gianfranco Carbonato, ha commentato: “In un semestre caratterizzato dalla crisi legata al Covid-19, il gruppo Prima Industrie ha realizzato risultati in linea con il mercato e il contesto di riferimento. Il quadro globale sfavorevole, che ha segnato la prima parte del 2020, nonostante alcuni segnali positivi di parziale ripresa, è atteso proseguire per l’intero esercizio. Ciò detto, alla luce del consistente portafoglio ordini, della capacità dimostrata dal management nel reagire prontamente al nuovo scenario e della fiducia nei fondamentali del business, il gruppo si attende per la seconda parte dell’anno un parziale recupero dei ricavi e della redditività rispetto al primo semestre”.