Il
ruolo sociale delle banche e la sua compatibilità con la loro
stabilità finanziaria sarà il tema dell’incontro online
“L’economia della banca sociale”, organizzato dalla Fondazione
Collegio Carlo Alberto. L’incontro online, il 30 settembre alle ore
15,30, è il primo del nuovo ciclo “Ricostruire l’Italia”, una
serie di eventi ideata dal Collegio Carlo Alberto allo scopo di
avviare una riflessione sulle principali proposte per rilanciare il
sistema economico italiano in uscita dall'emergenza Covid-19.
Introducono Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San
Paolo e Giorgio Barba Navaretti, presidente Fondazione Collegio Carlo
Alberto. Intervengono: Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa
Sanpaolo e Michael Spence, professore emerito di Economia e
Management alla Stanford Graduate School of Business e Premio Nobel
per l’Economia nel 2001. Modera Tonia Mastrobuoni (La Repubblica).
La discussione ruoterà introno al ruolo centrale che le banche ricoprono, accanto ai Governi, per fronteggiare l’attuale emergenza causata dalla pandemia di Covid, distribuendo risorse a sostegno dell'economia e della società.
La crescente ineguaglianza dei redditi - che la pandemia ha ulteriormente evidenziato - e le questioni ambientali richiedono che le istituzioni finanziarie e, più in generale, le grandi società, adottino modelli di business sostenibili. Perfino i più strenui sostenitori del “mercato”, come i grandi fondi americani di private equity, chiedono alle società in cui investono di perseguire obiettivi sul piano sociale e su quello ambientale. E i responsabili al vertice delle maggiori imprese americane, che fanno parte della Business Roundtable, hanno sostenuto, di recente, che i manager non possono più limitare strettamente i loro sforzi alla massimizzazione degli utili per gli azionisti, ma devono includere nella propria funzione obiettivo temi di rilevanza sociale.
Il ruolo sociale delle banche deve, però, essere compatibile con la loro fondamentale stabilità finanziaria. I tassi d’interesse molto bassi ne hanno ridotto la redditività. Anche prima della pandemia le autorità di supervisione sull’attività bancaria sollevavano preoccupazioni, in pubblico, sulla capacità delle banche di coprire il costo del capitale e generare flussi di reddito sostenibili.
Come riusciranno le banche a conciliare il doppio obiettivo di generare profitti sostenibili e di contribuire ad una società sostenibile e al superamento della crisi post-covid?
La discussione ruoterà introno al ruolo centrale che le banche ricoprono, accanto ai Governi, per fronteggiare l’attuale emergenza causata dalla pandemia di Covid, distribuendo risorse a sostegno dell'economia e della società.
La crescente ineguaglianza dei redditi - che la pandemia ha ulteriormente evidenziato - e le questioni ambientali richiedono che le istituzioni finanziarie e, più in generale, le grandi società, adottino modelli di business sostenibili. Perfino i più strenui sostenitori del “mercato”, come i grandi fondi americani di private equity, chiedono alle società in cui investono di perseguire obiettivi sul piano sociale e su quello ambientale. E i responsabili al vertice delle maggiori imprese americane, che fanno parte della Business Roundtable, hanno sostenuto, di recente, che i manager non possono più limitare strettamente i loro sforzi alla massimizzazione degli utili per gli azionisti, ma devono includere nella propria funzione obiettivo temi di rilevanza sociale.
Il ruolo sociale delle banche deve, però, essere compatibile con la loro fondamentale stabilità finanziaria. I tassi d’interesse molto bassi ne hanno ridotto la redditività. Anche prima della pandemia le autorità di supervisione sull’attività bancaria sollevavano preoccupazioni, in pubblico, sulla capacità delle banche di coprire il costo del capitale e generare flussi di reddito sostenibili.
Come riusciranno le banche a conciliare il doppio obiettivo di generare profitti sostenibili e di contribuire ad una società sostenibile e al superamento della crisi post-covid?