Sono
stati pubblicati i risultati dell’edizione 2020 dell’Academic
Ranking of World Universities,
la prima classifica delle università del mondo prodotta dalla
Shanghai Consultancy, dal 2003. La classifica presenta 1.000
università (su oltre 4.000 prese in esame) ed è guidata dalle
statunitensi Harvard
e Stanford,
seguite dall’Università di Cambridge.
Tra
le 46 università italiane classificate, 17 si posizionano nelle
prime 500. L’Università
di Torino si
colloca nella fascia 201-300, al quarto posto in Italia, a pari
merito con altri tre atenei italiani, mantenendo la stessa posizione
delle ultime edizioni. A livello italiano, i migliori atenei, secondo
il ranking cinese, sono l’Università
di Pisa,
la Sapienza e
l’Università
di Milano che
si collocano nelle top 200 (fascia 151-200).
Per quanto invece riguarda le classifiche disciplinari (subject ranking), emergono i punti di forza di UniTO che si colloca nella fascia mondiale: 51-75 in Food Science and Technology, 76-100 in Physics, Agricultural Sciences, Veterinary Sciences e Pharmacy & Pharmaceutical Sciences; 151-200 in Mathematics, Human Biological Sciences, Medical Technology e in Dentistry; nelle top 300 in 12 discipline e nelle top 400 in altre quattro,
Il ranking è elaborato sulla base di sei indicatori: i premi Nobel e le medaglie Fields di ex studenti e di ricercatori dell’ateneo, il numero di ricercatori affiliati all’università più altamente citati, designati da Clarivate Analytics, gli articoli pubblicati sulle riviste Nature e Science, il numero di pubblicazioni scientifiche indicizzate nel Web of Science e la produttività pro capite. Il buon posizionamento di UniTo in questo ranking delle istituzioni universitarie di ricerca è dovuto alla presenza di tre premi Nobel tra i laureati dell’Ateneo (Luria 1969, Dulbecco 1975 e Levi Montalcini 1986) e al numero di ricercatori highly cited presenti in questa ristretta lista mondiale. La produzione scientifica dell’ateneo, pur buona, è invece in linea con le altre principali università italiane, mentre spicca maggiormente se rapportata alla dimensione del corpo docente
Per quanto invece riguarda le classifiche disciplinari (subject ranking), emergono i punti di forza di UniTO che si colloca nella fascia mondiale: 51-75 in Food Science and Technology, 76-100 in Physics, Agricultural Sciences, Veterinary Sciences e Pharmacy & Pharmaceutical Sciences; 151-200 in Mathematics, Human Biological Sciences, Medical Technology e in Dentistry; nelle top 300 in 12 discipline e nelle top 400 in altre quattro,
Il ranking è elaborato sulla base di sei indicatori: i premi Nobel e le medaglie Fields di ex studenti e di ricercatori dell’ateneo, il numero di ricercatori affiliati all’università più altamente citati, designati da Clarivate Analytics, gli articoli pubblicati sulle riviste Nature e Science, il numero di pubblicazioni scientifiche indicizzate nel Web of Science e la produttività pro capite. Il buon posizionamento di UniTo in questo ranking delle istituzioni universitarie di ricerca è dovuto alla presenza di tre premi Nobel tra i laureati dell’Ateneo (Luria 1969, Dulbecco 1975 e Levi Montalcini 1986) e al numero di ricercatori highly cited presenti in questa ristretta lista mondiale. La produzione scientifica dell’ateneo, pur buona, è invece in linea con le altre principali università italiane, mentre spicca maggiormente se rapportata alla dimensione del corpo docente