Accessi
su prenotazione per i grandi gruppi, allo
scopo di regolamentarne i flussi e rendere più sostenibile ed
efficiente il turismo
delle Cinque Terre.
Questa la proposta che il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha fatto
ai comuni di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
Lo scrive Firstonline, il giornale web di economia e finanza diretto
da Franco Locatelli, sottolineando che l'obiettivo è non solo di
evitare
gli assembramenti e rispettare le norme anti Covid-19, ma anche
quello di avviare un processo di riconversione incentrato su un
turismo di maggiore qualità e su una miglior fruizione del
territorio per residenti e visitatori.
Per chi vuole accedere ai sentieri e ai percorsi gestiti dal Parco Nazionale delle Cinque Terre queste regole sono già realtà. Nei mesi scorsi, infatti, l’ente ha adottato il protocollo di Federparchi, che prevede gruppi limitati di massimo 15 persone, accompagnamento di guide e prenotazioni. Adesso la proposta è quella di introdurre un provvedimento analogo anche per i borghi, riducendo i gruppi e attivando un tavolo condiviso che porti alla creazione di un centro di prenotazione unica per i gruppi. Chi arriverà alle Cinque Terre in gruppi compisti da più di 15-20 persone, su navi da crociera, bus o treni dovrà dunque prenotare un biglietto di accesso per visitare i sentieri e i borghi. Una regola che consentirà ai visitatori di godersi meglio le bellezze del territorio, evitando di “fare a gomitate” con gli altri visitatori che, soprattutto nei mesi estivi, prendono d’assalto le vie dei paesini delle Cinque Terre. Nessuna limitazione invece per i singoli turisti. Lo scopo è quello di regolamentare i flussi e non di istituire un numero chiuso agli accessi.
Per chi vuole accedere ai sentieri e ai percorsi gestiti dal Parco Nazionale delle Cinque Terre queste regole sono già realtà. Nei mesi scorsi, infatti, l’ente ha adottato il protocollo di Federparchi, che prevede gruppi limitati di massimo 15 persone, accompagnamento di guide e prenotazioni. Adesso la proposta è quella di introdurre un provvedimento analogo anche per i borghi, riducendo i gruppi e attivando un tavolo condiviso che porti alla creazione di un centro di prenotazione unica per i gruppi. Chi arriverà alle Cinque Terre in gruppi compisti da più di 15-20 persone, su navi da crociera, bus o treni dovrà dunque prenotare un biglietto di accesso per visitare i sentieri e i borghi. Una regola che consentirà ai visitatori di godersi meglio le bellezze del territorio, evitando di “fare a gomitate” con gli altri visitatori che, soprattutto nei mesi estivi, prendono d’assalto le vie dei paesini delle Cinque Terre. Nessuna limitazione invece per i singoli turisti. Lo scopo è quello di regolamentare i flussi e non di istituire un numero chiuso agli accessi.