Tale decisione è
stata presa a seguito della raccomandazione della Bce del 27 marzo
2020 di non pagare dividendi almeno fino al mese di ottobre 2020. Di
conseguenza, il Gruppo ha anche formalmente ritirato la richiesta
alla Bce relativa all'acquisto di azioni proprie per un valore di 467
milioni di euro.
Il cda si riserva
il diritto di convocare una nuova assemblea degli azionisti per
ripresentare le tre proposte ritirate, subordinatamente a una
revisione della raccomandazione da parte della Bce. Tale assemblea
potrà essere convocata solo dopo il 1° ottobre 2020 o a seguito di
una eventuale nuova raccomandazione della Bce sull'argomento, a meno
che le condizioni di mercato o le conseguenze della pandemia di
Covid-19 non consentano tale linea d'azione.
Di conseguenza,
in linea con l’ultimo chiarimento della Bce, il Gruppo non dedurrà
più, come effettuato finora, il dividendo dell'esercizio 2019 dal
capitale Cet1 a fini prudenziali. Ciò avrà un effetto positivo di
37 punti base sul Cet1 ratio.
Di Unicredit è azionista anche la Fondazione Crt, con una quota di poco superiore all'1,5%.