Tra le ultime segnalazioni figurano
quelle relative ai torinesi Enrico Salza e Riccardo Ranalli,
rispettivamente presidente e vice presidente di Tinexta, il cui
titolo è sceso fino a 7,70 euro il 20 di questo mese, mentre trenta
giorni prima ne valeva ancora 13,68 (il record di 14,36 euro è stato
ottenuto il 13 giugno scorso).
Enrico Salza ha comprato 5.000 azioni
Tinexta al prezzo medio di 8,0461 giovedì scorso, mentre Riccardo
Ranalli ne ha comprate altrettante, tre giorni prima, al prezzo medio
di 7,6817 euro.
Tinexta ha chiuso il bilancio 2019 con
ricavi consolidati per 258,7 milioni (+8% rispetto al 2018), un
margine operativo lordo di 71,3 milioni (+8,1%), l'utile netto di
28,8% (-12,6%) e un indebitamento finanziario netto di 129,1 milioni
(124,9 milioni al 31 dicembre 2018).
All'assemblea degli azionisti della
società, della quale è amministratore delegato e direttore generale
Pier Andrea Chevallard, verrà proposto di non distribuire
dividendo, mandando tutto l'utile a riserve.