“La diminuzione del costo del gas
naturale registrato nell’ultimo anno – segnala il coordinatore
dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - ha contribuito a
frenare l’aumento dei prezzi di una buona parte delle tariffe prese
in esame. Nonostante ciò, i rincari dei trasporti e delle bollette
della luce sono stati importanti e a risentirne sono state le
famiglie con redditi medio-bassi, visto che questi costi incidono in
misura più significativa tra i nuclei che hanno una capacità di
spesa più contenuta e molto meno in quelli che dispongono di risorse
economiche maggiori”.
Gli aumenti tariffari avvenuti nel
2019, comunque, sono stati sensibilmente inferiori a quelli che si
sono verificati nell’ultimo decennio. Se il costo della vita tra il
2009 e il 2019 è salito del 12,3% cento, nello stesso periodo il gas
è aumentato del 6,2%, i taxi del 15,7, l’energia elettrica del
25,7, i rifiuti del 31,5, i pedaggi del 34,5, i trasporti urbani del
36,9, quelli ferroviari del 38, i servizi postali del 46,3 e l’acqua
dell’81,6.
Tra le dieci tariffe esaminate solo i
servizi telefonici hanno subito una contrazione di prezzo (-15,9%).
Per le aziende italiane le bollette di
energia e gas sono le più care d’Europa: il costo medio
dell’energia elettrica praticata alle nostre attività produttive è
superiore del 29,6%. Per il gas, le nostre pmi pagano il 18,5% in più
rispetto la media dei Paesi analizzati.
Invece, viaggiare con i nostri mezzi
pubblici costa poco. Al netto della qualità del servizio reso ai
viaggiatori, soprattutto nelle grandi città, da un punto di vista
economico utilizzare i mezzi pubblici italiani conviene. Nel
confronto con le principali città europee, infatti, il costo del
biglietto di bus, tram e metropolitana di sola andata per una tratta
di circa 10 chilometri (o almeno 10 fermate) è il più basso in
assoluto. La media misurata a Milano e Roma è di 1,57 euro. Niente a
che vedere con il prezzo praticato, per esempio, a Londra (4,79
euro), a Stoccolma (4,60 euro) e alla media di Berlino-Francoforte e
Monaco di Baviera (2,94 euro).
Biglietti tra i meno cari d’Europa
anche quando viaggiamo in treno. Quello di sola andata in seconda
classe per una tratta di almeno 200 chilometri applicato a partire
dalle stazioni di Milano e di Roma è mediamente di 23,25 euro. Nulla
a che vedere con i 50,38 euro chiesti a Berlino-Francoforte-Monaco di
Baviera, con i 48,35 euro di Londra e i 32,28 euro di Parigi.
Anche la tariffa dell'acqua è la meno
cara, anche se gli aumenti che si sono registrati in Italia nel 2019
sono stati molto importanti; infatti, il prezzo medio al metro cubo a
Roma, pari a 1,78 euro, è nettamente inferiore a quasi tutte le
tariffe medie applicate nelle principali capitali europee.