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Stefano Buono, presidente Liftt |
Liftt ora ha deciso di aprirsi a capitali privati, per accelerare la
realizzazione di obiettivi che prevedono, per il quinquennio
2020-2024, di supportare più di 100 imprese,
investendo
circa 90 milioni di euro e ottenere co-investimenti pari a cinque
volte questo valore,
quindi riversando
nel capitale di impresa circa 450 milioni.
Liftt
nasce dall’individuazione di un gap: la distanza tra l’enorme
serbatoio di idee, talenti, start up e il mondo dell’impresa e
degli investitori desiderosi di puntare su progetti realmente
innovativi e capaci di generare valore. L’obiettivo è diventare,
in cinque anni, una best practice internazionale, guidata da principi
di sostenibilità e creazione di un impatto sociale positivo. Liftt
nasce, infatti, come società operativa di investimenti, che punta a
promuovere un modello etico di impresa: generare valore per gli
azionisti, favorendo una ricaduta sul territorio in termini di
creazione di business, sviluppo, fatturato, occupazione e crescita
economica.
Un
approccio che comporta da un lato il rigoroso processo di selezione
delle idee e delle start up su cui investire, dall’altro un
approccio “tailor made” con un sostegno a 360 gradi alla loro
crescita, da un sistematico coaching manageriale sino a investire in
progressivi “round” di finanziamento, partendo da 200/300 mila
euro iniziali.
“Intendiamo
introdurre una via alternativa e complementare al venture capital,
basata sulla partecipazione attiva alla gestione delle società
partecipate, sull’allineamento perfetto degli obiettivi del
management e di ogni investitore e l’annullamento di potenziali
conflitti di interesse e su una governance semplice, ma che permetta
di gestire in modo rigoroso e trasparente gruppi eterogenei di
investitori, anche privati, tutti con uguali diritti –
ha commentato Buono - Gli
obiettivi di liquidazione delle partecipazioni dovranno poi essere
compatibili con la vita dell’impresa e non dettati dalle necessità
del singolo socio, avendo sempre come priorità l’interesse
dell’azienda e quindi di tutti i soci contemporaneamente.”
Liftt
ha individuato in Torino un eco-sistema naturalmente propizio alla
creazione di impresa ed è da Torino e con Torino che prende forma la
sua sfida. Una sfida che si estende a tutta l’Italia.
Il
24 gennaio Liftt ha annunciato la sua trasformazione in società per
azioni. aprendo la propria offerta a investitori privati, business
angels, holding di investimento, family offices e fondi italiani e
internazionali. “L’obiettivo
–
ha continuato Buono - è
creare un gruppo di azionisti privati ampio, sensibile
all’innovazione e che condivida gli obiettivi di Liftt e dei suoi
soci fondatori: Compagnia di San Paolo e Politecnico di Torino,
aggiungendo valore con il proprio know-how, expertise, contatti e
relazioni. E soprattutto desideroso di sostenere i talenti e il
futuro del nostro Paese”.
“La
Compagnia
di San Paolo – ha detto il suo presidente Francesco Profumo -
lavora
da tempo nell’ottica di “agente di sviluppo” e, in particolare
negli ultimi anni, ha messo a disposizione della collettività hub di
competenze organizzate affinché le capacità e le potenzialità di
sviluppo presenti sul territorio vengano adeguatamente valorizzate.
Siamo e agiamo come ‘ecosystem developer’ anche nel settore
dell’innovazione tecnologica, uno degli ambiti che influenzano
maggiormente la produttività e uno degli elementi propulsivi dello
sviluppo economico sostenibile a livello nazionale e locale”.