Grazie
alla tumultuosa crescita dei due primi decenni del XXI secolo, la
Cina è diventata un big
player mondiale:
nel 2019, il valore dell’economia cinese, valutato in dollari Usa
correnti, ha superato quella dell’Eurozona.
Nel
2019 l’Italia esporta in Cina per 12,993 milioni di euro e importa
per 31,666 miliardi. All’interno della distribuzione settoriale del
made in Italy dominano macchinari
(29,7%)
e moda
(18,2%
la somma di tessile, abbigliamento e pelle). L’export nei settori
di micro e piccola impresa
è pari al 29,8%, per un valore di 3, 875 miliardi.
La
regione con il maggiore grado di esposizione sul mercato cinese è
l’Emilia-Romagna
con
esportazioni manifatturiere che valgono l’1,4% del valore aggiunto
regionale; seguono, con valori maggiori o uguali alla media nazionale
(0,8%) Friuli-Venezia
Giulia,
Piemonte
e
Lombardia,
con
1,2%; Valle
d’Aosta e
Veneto
con
1,0%, Toscana
con
0,9% e Marche
con
0,8%.
I
territori provinciali più esposti sul mercato cinese sono Vercelli,
con
le esportazioni manifatturiere che valgono il 3,8% del valore
aggiunto provinciale, Belluno
con
3,6%, Piacenza
con
3,5%, Biella
con
3,4%, Massa-Carrara
con
3,0%, Frosinone,
Pordenone,
Vicenza,
Reggio
Emilia,
Asti,
Parma
con
1,7%, Bologna
con
1,6%, Modena
con
1,5%, Milano
con
1,4%, Arezzo
e
Udine
con
1,3%.
La
sospensione
dei voli con la Cina influisce
su missioni commerciali, incontri con buyer e visite a fiere, e
penalizza i flussi turistici. La Cina è il primo Paese per spesa
complessiva nei viaggi internazionali: nel 2018 è salita a 234,8
miliardi di euro la spesa nel mondo che si riferisce a viaggiatori
provenienti dalla Cina.
Nel
2018 l’Italia è il primo Paese dell’Unione europea per arrivi
turistici dalla
Cina, pari a tre milioni nel 2018 e per presenze,
che sono arrivate a 5,3 milioni, con una spesa stimata in 151 euro
per notte, per un totale di circa 800 milioni di euro. In cinque anni
,le presenze di turisti dalla Cina sono quasi raddoppiate (+87% tra
2013 e 2018).
L’analisi
dei dati di Banca d’Italia sul turismo internazionale evidenzia che
l’81% spesa dei viaggiatori cinesi in Italia si concentra in
quattro regioni: in Lombardia con 26,2% della spesa, Lazio con 19,5%,
Toscana con 18,9% e Veneto con 16,0%. In chiave provinciale dominano,
cumulando i tre quarti del totale, Milano con 24,7% della spesa, Roma
con 19,4%, Firenze con 16,1% e Venezia con 13,5%.