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Matteo Marnati, 'assessore della Regione Piemonte |
Gli
interventi previsti sono
60 e
rientrano in un accordo di programma sottoscritto da ministero
dell'Ambiente, Regione Piemonte e dai sei enti di governo d’ambito
territoriale ottimale, in cui è suddivisa la region. Saranno
finanziati con 33.540.000 euro del Fondo di Sviluppo e Coesione
2014-2020 e con 54.730.000 euro dai gestori attingendo dai proventi
della tariffa del servizio idrico integrato. I
Comuni interessati sono 105,
con una popolazione di circa 450.000 persone.
“Si
tratta del più
importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su
acquedotti e impianti di depurazione degli
ultimi cinque anni - ha dichiarato l’assessore regionale
all’Ambiente, Matteo
Marnati
- L'Italia è il secondo Paese al mondo dopo la Cina, sebbene con
grande distacco, per l'inquinamento da fosforo. In
Piemonte la situazione è critica, soprattutto nelle province di
Cuneo, Asti e Alessandria,
dove ci sono allevamenti intensivi. Azoto e fosforo fanno proliferare
le alghe in modo abnorme, il che riduce l'ossigeno e soffoca i pesci
e la flora autoctona, che, in salute, contribuirebbe al mantenimento
degli argini. Investendo
in tecnologia puntiamo a ripristinare un ambiente sano e a ridurre i
160 milioni all'anno, che il Piemonte spende in manutenzioni sulle
reti idriche”.
Tra
le opere previste si segnalano a Gravellona
Toce l’ammodernamento
dell’impianto di depurazione acque e fanghi e la sostituzione delle
sezioni obsolete (5 milioni), mentre a Novara,
con
7,5 milioni, verrà ampliata la rete di depurazione, che servirà a
intercettare scarichi di acque inquinate dei privati, si completerà
l’infrastruttura fognaria che attraverserà tutto l’abitato della
città e si potrà così ridurre l’impatto delle esondazioni di
scarichi nei campi circostanti durante le piogge.
A
Santhià
sarà
messo in funzione un impianto specifico per la defosforizzazione (3
milioni), a Oulx
sarà
potenziato l’impianto di depurazione che consentirà di mandare in
pensione quello di Bardonecchia,
ormai
obsoleto (4,4 milioni); a Chieri
saranno
spesi 4,8 milioni per il miglioramento della rete, a Rosta
3,7
milioni per il medesimo scopo.
A
Pinerolo
è
previsto un intervento da 7,1 milioni per il rifacimento del
depuratore e altri 2,4 milioni per il rinnovo dell’acquedotto. C’è
poi il potenziamento dell’impianto di Govone,
ulteriore
tassello del sistema di collettamento di tutti gli scarichi fognari
dell’Albese di cui beneficerà la città di Bra
(2,7
milioni).
La
lista comprende: a Mondovì
interventi
di miglioramento della rete per 2,6 milioni, a Costigliole
d’Asti la
ricostruzione del collettore fognario parallelo al Rio Bragna, dal
quale negli ultimi anni si erano versate numerose sostanze
inquinanti, che avevano attivato una procedura d’infrazione a
livello europeo (1 milione), ad Asti
un
investimento di 1,6 milioni per la razionalizzazione dell’acquedotto,
a Riva
Valdobbia un
impianto di depurazione completamente interrato in vista del rilancio
turistico delle aree (1,4 milioni), di cui beneficerà anche il
comune di Alagna
Valsesia:
ad Alice
Bel Colle la
razionalizzazione della rete fognaria e della depurazione con una
spesa di 2 milioni, a Cassano
Spinola il
potenziamento del depuratore (3 milioni).