Firstonline
precisa riferisce che, fra
il 2009 e il 2017, il settore degli indipendenti, che
raccoglie tutti i non-dipendenti (dagli autonomi agli imprenditori,
passando per i professionisti) ha visto l’occupazione scendere da 5
a 4,7 milioni di lavoratori, ovvero da 86 a 77 unità per ogni mille
abitanti. Il
calo complessivo è del 10%, con
una flessione media annua dell’1,2%, quasi il
triplo della diminuzione registrata nello stesso periodo a livello Ue
(-3,5%).
In
questo scenario, però, i
liberi professionisti italiani sono
rimasti sostanzialmente stabili, più o meno intorno
a un milione.
Si tratta di un numero elevatissimo, considerando che la categoria
comprende, in tutta l'Europa, 5,7 milioni di lavoratori.
Non
a caso, l’Italia
è il Paese con il maggior numero di professionisti nel
Continente: 1,08 milioni nel 2018, seguita da Gran Bretagna, Germania
e Francia, tutte nettamente sotto il milione di occupati. Di
particolare interesse l’incidenza fra i professionisti italiani del
lavoro
femminile,
che dal 2009 al 2018 è passato dal 37% al 42%. Un incremento
notevole, anche se su questo fronte il nostro Paese rimane ancora
lontano dalla media europea, che è al 48%.
In
particolare, in provincia di Torino, a fine 2018 risultavano iscritti
ai rispettivi ordini professionali 7.250 ingegneri, 7.452 avvocati,
3.772 commercialisti, 15.247 medici e 2.784 odontoiatri.