In
Piemonte, negli ultimi cinque anni, soltanto il 16,6% delle imprese
ha fatto ricorso a finanziamenti europei partecipando a bandi della
Ue. Questo risultato è emerso dall'indagine della Camera di
commercio di Torino, realizzata con l’obiettivo di indagare i
fabbisogni e le istanze delle aziende in riferimento al tema dei
finanziamenti europei.
I
settori più coinvolti sono risultati l’industria manifatturiera e
quello delle imprese di servizi alle persone; mentre, se guardando la
dimensione, è emerso che sono le medie imprese le più attive (il
72,5% ha utilizzato finanziamenti europei).
Il
66,3% delle imprese fruitrici dei finanziamenti europei ha
partecipato a bandi per ricerca e sviluppo e il 18,8% ha preso parte
a quelli orientati all’internazionalizzazione, con risultati
positivi per oltre un’impresa su due in termini di innovazioni di
prodotto/servizio. Tra i principali benefici spicca anche
l’attivazione di collaborazioni con le Università e i centri di
ricerca (il 36,3% delle imprese) e il potenziamento delle competenze
del personale (31,3%).
Invece,
l’83,4% del campione intervistato ha risposto di non aver
beneficiato di finanziamenti europei. Il principale motivo per cui
non hanno potuto accedere ai bandi è la mancanza di un’informazione
tempestiva e puntuale sulla pubblicazione del bando (45%), seguito da
finalità dei bandi troppo distanti dall’attività dell’impresa e
dalla complessità dell’iter di presentazione e rendicontazione.
Indipendentemente
dalla partecipazione o meno, ben il 24,9% dei rispondenti dichiara
difficoltà nell’approccio ai contenuti dei bandi e alle modalità
di accesso. La prima problematica riscontrata è l’elevata
complessità/difficoltà nell’adempiere alle richieste (57%). Il
secondo aspetto riguarda i tempi troppo lunghi, a seguire le soglie
di accesso giudicate troppo alte.
Per
agevolare l’accesso ai finanziamenti, la parola chiave è
semplificazione; il 41,6% delle imprese, infatti, chiede alle
pubbliche amministrazioni l'utilizzo di un linguaggio e di una
modulistica più semplici, a cui si affianca la disponibilità di
documentazione amministrativa standard.
In
sintesi, un’informazione tempestiva sulle opportunità di
finanziamento (57%), l’assistenza nell’adempimento delle pratiche
amministrative e il supporto nell’elaborazione e redazione dei
contenuti del progetto sono le prime tre istanze espresse dalle
imprese aderenti all’indagine.
In
questo situazione, la Camera di commercio di Torino “offre una
risposta efficace alle questioni più “calde”: informazione
mirata e tempestiva, assistenza qualificata e gratuita nella
presentazione delle proposte, orientamento nell’elaborazione e
valutazione dei contenuti progettuali” sottolinea l'ente presieduto
da È attivo, infatti, un servizio gratuito di supporto alla
partecipazione ai bandi europei. Inoltre, la Camera di commercio di
Torino è partner della rete Een (Enterprise Europe Network), creata
dalla Commissione Europea per supportare l’attività
imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare
delle Pmi. La rete si articola in circa 600 punti di contatto
(organizzati in consorzi) in oltre 50 Paesi. Grazie alla rete Een, è
possibile trovare partner europei per la partecipazione congiunta a
progetti europei finanziati.
In
qualità di Sportello Apre, infine, la Camera di commercio, svolge
attività di informazione, documentazione e assistenza a imprese,
università e ad altri organismi interessati a partecipare alle
opportunità di finanziamento e di collaborazione in campo
scientifico-tecnologico.