Il
buon andamento del mercato del lavoro giovanile è sostenuto dalla
crescita
delle assunzioni in apprendistato, che
rimane superiore a quella delle assunzioni a tempo indeterminato di
giovani fino a 29 anni, come ha sottolineato la Confartigianato.
L’analisi
dei dati sui flussi del mercato del lavoro nel settore privato
mostrano che negli ultimi 12 mesi, che vanno da ottobre 2018 a
settembre 2019, le nuove
assunzioni di giovani under 30 in apprendistato sono
317.696; perciò, attraverso questo importante canale, entrano nel
mondo del lavoro 1.261 giovani per ogni giorno lavorativo. Le
assunzioni degli apprendisti superano del 9,9% (28.534 unità in più)
le 289.162 nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato.
L’analisi
dei valori annualizzati del saldo
tra assunzioni e cessazioni degli
under 30 mostra che l’apprendistato è in campo positivo sin
dall’inizio delle rilevazioni, a fine 2014 e ha toccato a luglio
2019 il massimo di +144.504 unità ,valore non lontano dal +143.438
unità di settembre 2019. Quanto al saldo relativo al tempo
indeterminato è tornato in campo positivo a dicembre 2018, per
attestarsi sul +7.070 a settembre 2019.
Negli
ultimi 12 mesi i giovani sono stati assunti soprattutto con contratto
a termine (41,3%); seguono le altre tipologie di contratto con il
36,2%, mentre l’apprendistato rappresenta un nuovo rapporto
attivato su dieci (11,8%) per giovani under 30 e supera la quota del
10,7% del lavoro a tempo indeterminato.
In
chiave territoriale, la maggiore propensione
all’utilizzo dell’apprendistato si
registra in Umbria,
dove,
negli ultimi 12 mesi, si contano 18,2 nuovi rapporti di apprendistato
ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; seguono il Piemonte
con
il 15,5%, il Veneto
con
il 15,1%, la Toscana
con
il 14,9% e le Marche
con
il 14,3%. All’opposto, si osserva le propensioni più basse si
rilevano in quattro delle otto regioni del Mezzogiorno: Sardegna
con
il 3,9%, Molise
con
il 6,6%, Abruzzo
con
il 7,4% e Basilicata
con
il 7,9%.
La
dinamica delle assunzioni dei giovani under 30 nei primi
9 mesi del 2019 mostra
una maggior crescita per l’apprendistato, che segna un +5,1% su
base annua mentre gli ingressi a tempo indeterminato si fermano sul
+1,4%. Tra le regioni che maggiormente utilizzano l’apprendistato
si registra una buona performance per Piemonte
(+6,8%),
Umbria
(+6,3%),
Lombardia
(+6,3%)
e Liguria
(+6%).
Al più basso utilizzo dell’apprendistato nel Mezzogiorno fa fronte
il maggiore dinamismo delle assunzioni, in salita del 12%, con
performance più marcate per Basilicata,
Sicilia
e
Campania.