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Maurizio Montagnese, presidente Intesa Sanpaolo Innovation Center |
Le domande di adesione al bando
sono state complessivamente 40 e il Comitato di valutazione ha
selezionato le migliori realtà attive in diversi settori,
dall’health tech alla smart mobility, dal food tech al clean tech.
“Grazie al
programma di accelerazione, sette giovani startup italiane potranno
per tre mesi sviluppare la loro idea d’impresa nell’eccezionale e
dinamico ecosistema della “Startup Nation”. Il programma è un
nuovo strumento per sfruttare la complementarietà dei due sistemi
economici: il nostro ecosistema manifatturiero d’eccellenza
mondiale e quello israeliano vocato all’innovazione e al venture
capital, un obiettivo condiviso anche dai ministri degli Esteri dei
due Paesi in occasione del Rome Mem Dialogue” ha sottolineato
l’ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti.
“Intesa Sanpaolo
Innovation Center, da diversi anni, collabora attivamente con
Israele, attraverso diverse iniziative con hub di innovazione,
investitori e istituzioni, in collaborazione con l’Ambasciata
Italiana – ha commentato Guido de Vecchi, direttore generale di
Intesa Sanpaolo Innovation Center - Questa iniziativa è una preziosa
occasione per offrire a startup selezionate l’accesso a una
concreta opportunità di scale-up internazionale, in un percorso di
valorizzazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione”.
Il programma nasce nell’ambito
delle attività previste dall’Accordo italo-israeliano di
cooperazione industriale, scientifica e tecnologica e ha l’intento
di sviluppare le startup italiane in quello che viene considerato il
Paese più innovativo al mondo: secondo le classifiche
internazionali, Israele viene indicato al primo posto per startup
pro-capite e per la creazione di brevetti, con una percentuale sul
Pil investito in ricerca e sviluppo pari al 4,1%. Inoltre, il Paese è
rinomato per la sua forte capacità di attrarre capitali stranieri
(circa il 47% contro una media europea del 9%): nel solo 2018 le
startup israeliane hanno raccolto circa 6,1 miliardi di dollari.
Il programma si svolgerà da
gennaio a marzo del 2020 e prevede un soggiorno nella città di
Eilat, a sud di Israele, fornita di alloggi e spazi per il
co-working. Sono previsti, inoltre, mentor e tutor, che affronteranno
temi validi per tutte le giovani imprese e temi specifici, a seconda
del settore di appartenenza delle singole startup. Numerosi gli
incontri di networking con aziende israeliane di successo nei
relativi settori.
Come previsto dal bando,
l’Ambasciata d’Italia in Israele ha messo a disposizione un
plafond di 100 mila euro, che erogherà in favore delle startup
selezionate con un contributo di 10.000 euro ciascuna, di cui 8.500
euro destinati al programma di accelerazione e 1.500 euro come
rimborso spese.
Intesa Sanpaolo Innovation Center
ha svolto un ruolo centrale nel diffondere la conoscenza del bando
nell’ecosistema delle giovani imprese in Italia e nell’analisi
delle startup partecipanti. Inoltre, ha coinvolto due dei principali
partner in Israele, OurCrowd e Startup Nation Central, all’interno
del Comitato di valutazione e collaborato nella ricerca
dell’acceleratore.