Come riferito da Maria Caramelli, in
uno dei Lunedì della Salute e della Prevenzione, ciclo di incontri organizzato da Roberto Rey e Giovanni Bresciani, l’origine di
determinate malattie su base alimentare, si riscontra,
statisticamente, in ambiente domestico (39%), in ristoranti e bar
(24%), nelle mense (15%), in altre diverse realtà (9%) e in sedi non
note (13%). Ciò richiama l’attenzione sui concetti di Food safety
e Food security, intendendo che, per noi occidentali, la sicurezza
alimentare significa non ammalarsi proprio in ragione del fatto di
alimentarsi con cibi provenienti da animali sani.
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Maria Caramelli |
“Le malattie trasmesse dagli alimenti
“contaminati” – ha informato Maria Caramelli, ex direttore
generale dell'Istituto Zooprofilattico– sono in sensibile aumento.
Una delle cause è il batterio Listeria monocitosi presente nel
suolo, nell’acqua e nella vegetazione: può contaminare diversi
alimenti come il latte, la verdura, i formaggi molli e la carne poco
cotta. Quest’ultima è responsabile appunto della listeriosi
(tossinfezione alimentare). Dunque, oggi, si ha sempre più
l’esigenza di consumare cibi soggetti a lavorazioni meno
appropriate e ciò con poco denaro e poco investimento per le filiere
alimentari sicure, con conseguenze patologiche soprattutto in
soggetti… fragili”.
Molti alimenti provengono dai più
diversi Paesi, come la frutta (importata soprattutto dall’Africa
settentrionale) e, in effetti, nei nostri piatti si trova tutto il
mondo alimentare, forse a eccezione del pollo; mentre si consuma
pesce che proviene non solo dal Mediterraneo.
“Il 70% delle malattie infettive
emergenti nell’uomo – ha sottolineato la Caramelli – originano
dagli animali o da alimenti di origine animale e va da sé che la
salute degli animali è la salute dell’uomo. È quindi
consigliabile, per esempio, bollire (o ribollire) sempre determinati
alimenti già preparati per evitare il botulino, un batterio
anaerobico (che vive in assenza di ossigeno, ndr); inoltre, dovrebbe
essere noto che i cibi crudi non possono essere così sicuri come
quelli sottoposti a trattamento, tant’è che, ad esempio, la
parassitosi è presente nella carne cruda (selvaggina) con il rischio
di contrarre la trichinosi, una grave infezione che nelle forme più
gravi colpisce cuore, polmoni e reni”.
Ma i rischi alimentari sono legati
anche ai cibi più salutari, come l’epatite A causata dal consumo
di frutti di bosco surgelati provenienti, prevalentemente, dalla
Polonia e dalla Bulgaria. “Le allerte più importanti – ha
concluso la relatrice – dovrebbero renderci più sicuri, ma anche
il buon senso, che consiste nell’attenersi alle buone regole di
mirate informazioni prima del consumo, e nei dubbi si può
interpellare la propria Asl o lo stesso Istituto Zooprofilattico”.
Forse la globalizzazione è un bene ma
nello stesso tempo impone più razionalità quando si tratta di
scegliere e consumare determinati cibi, senza dimenticare determinate
situazioni ambientali in cui vivono certi animali