Un
gruppo di ricerca, espresso congiuntamente dal Dipartimento di
Informatica dell’Università di Torino e dalla Direzione Ict della
Rai, ha sviluppato Memorai, piattaforma sull’Intelligenza
Artificiale, che
permette di monitorare e analizzare le emozioni, i conflitti, i
dibattiti e le passioni dei telespettatori sui social media.
Tradizionalmente,
la valutazione del gradimento sui programmi televisivi viene basata
su dati forniti da Auditel, l’organismo di controllo che misura,
ogni giorno, le performance editoriali e pubblicitarie della
televisione italiana. Negli ultimi tempi, a questa valutazione si
affiancano il monitoraggio e l’analisi dei commenti dei
telespettatori sui canali social, in particolare Twitter, con
specifico riguardo al sentiment generico espresso (positivo, negativo
o neutro); al momento, però, non vengono considerate le emozioni
sollecitate dalle trasmissioni andate in onda e le dinamiche sociali
di comunità che si generano intorno al dibattito vivo e quotidiano
online.
Il
progetto Memorai combina l’analisi dei dati provenienti dai canali
Auditel e Twitter, introduce per i dati social una ricerca più
approfondita sulle emozioni spontanee espresse dal pubblico e coglie
sfumature diverse come paura,
rabbia,
commozione,
gioia,
odio
e fenomeni più difficili da analizzare ma pervasivi come l’ironia.
La
misura delle emozioni viene elaborata da un motore intelligente,
linguisticamente informato basato su reti neurali. Questa piattaforma
analizza una grande mole di dati (social big data) combinando una
raffinata ricerca testuale dei commenti, all’analisi della rete
sociale emergente tra gli utenti Twitter, che animano il dibattito
online a partire dalle trasmissioni.
Memorai,
sperimentata su un campione di programmi televisivi, permetterà di
sviluppare un innovativo modello di previsione del gradimento,
soprattutto legato a nuove trasmissioni e proposte Rai. In base ai
risultati, la Direzione
Ict della Rai,
tramuterà in servizio It quanto realizzato, in modo da consentirne
l’utilizzo da parte degli esperti di marketing e da altre figure
interne, per monitorare, a livello statistico e in dettaglio, le
reazioni degli spettatori in tempo reale. Il servizio It fornirà
misure quantitative del contenuto emotivo prodotto sui social media,
oltre ad indicatori aggiuntivi relativi al contenuto dei discorsi
online, eventuali fenomeni di linguaggio abusivo e di odio, ironia e
sarcasmo.
Per
mettere a punto Memorai, i ricercatori hanno fatto ricorso a metodi e
algoritmi di analisi di Intelligenza Artificiale per il
riconoscimento automatico di emozioni, ironia e linguaggio offensivo
e per l’analisi di reti complesse, mutuati dalla linguistica
computazionale e dalla computational social science.
Il
Dipartimento
di Informatica dell’Università
di Torino ha una solida tradizione di ricerca nell’area
dell’intelligenza artificiale che si occupa del linguaggio umano.
Il gruppo di ricercatori che lavora a Memorai,
composto
da Viviana Patti
e
Marco Aldinucci
(responsabili
scientifici), Ruggero Pensa,
Giancarlo Ruffo,
Valerio Basile
e
Livio Bioglio,
ha maturato esperienza in diversi progetti, dove l’applicazione di
tecniche di analisi automatica ai testi estratti da social media
permette di rilevare la presenza di varie sfaccettature delle
opinioni e dei contenuti emotivi.
Anche
grazie ai recenti risultati ottenuti dai ricercatori UniTo nel campo
della classificazione di tweet in italiano, sarà possibile
realizzare il modello predittivo per le emozioni e per le altre
dimensioni applicando tecniche di machine learning supervisionato
basate su reti neurali. Parte dello sviluppo del software di analisi
automatica e della validazione dei risultati sarà effettuata sulla
piattaforma Hpc4ai
del
Dipartimento di Informatica di UniTo, il nuovo centro di super
calcolo, dedicato all’Intelligenza Artificiale.
“L’accordo
tra Università e Rai è solo un esempio delle molte collaborazioni
in atto fra accademia e industria in Piemonte “ ha dichiarato
Stefano Geuna, il rettore dell’Università di Torino, aggiungendo
che “La necessità di diffondere competenze e una cultura
dell’Intelligenza Artificiale nelle imprese può essere
un’occasione per trasformare queste collaborazioni in un’occasione
di sviluppo per la nostra regione”.
“Il
Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino ha una lunga
tradizione sul tema Intelligenza Artificiale che parte dagli anni
’70” - ha sottolineato il direttore del Dipartimento di
Informatica, Guido
Boella
- “Attualmente alcune decine di docenti e giovani ricercatori
spaziano da temi come l’analisi del linguaggio naturale
all’apprendimento automatico all’analisi automatica delle
immagini, con un approccio interdisciplinare, che coinvolge colleghi
di medicina, giurisprudenza, filosofia, umanisti e non solo”.
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