Nel
periodo luglio-settembre, le gestioni collettive
segnano sottoscrizioni nette positive per 4,5 miliardi, (erano state
negative per 2,5 miliardi nel secondo trimestre); i fondi aperti
hanno avuto una raccolta netta positiva di quasi 4 miliardi (-3,8
miliardi nel trimestre precedente), per i fondi chiusi il risultato è
stato positivo per 523 milioni (in particolare, per i fondi
immobiliari la raccolta netta è stata positiva per 362 milioni).
Invece,
la raccolta netta
è stata nuovamente negativa per
i fondi Pir compliant: - 353,7 milioni nel terzo trimestre, dopo i
-361 milioni del secondo. Da inizio anno – in base alla mappa
trimestrale di Assogestioni – i deflussi prevalgono con 717
milioni. Comunque, il patrimonio promosso dai 69 fondi Pir al 30
settembre ammonta a 18,5 miliardi.
Quanto
agli operatori del settore, i dati di Assogestioni attribuiscono il
primato nazionale della raccolta netta positiva al gruppo Intesa
Sanpaolo, le cui società specializzate – Eurizon e Fideuram –
hanno avuto sottoscrizioni nette per oltre 4,8 miliardi, dei quali
4,35 da parte di Eurizon e il resto da Fideuram.
Così,
il gruppo Intesa Sanpaolo, che ha come azionista di riferimento la
Compagnia di San Paolo, ha mantenuto il gradino più alto del podio,
mentre sul secondo si è piazzato il gruppo Generali (2,2 miliardi) e
al terzo Poste Italiane.