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Gustavo Denegri, presidente e azionista di controllo Diasorin |
Incomincia
così la rubrica dedicata alle quotate piemontesi pubblicata oggi, 24
novembre, dal Corriere Torino, edizione locale del Corriere della
Sera guidata da Marco Castelnuovo.
“Cifre
che la dicono lunga sul gruppo di Saluggia, che ha come soci maggiori
la Finde dei Denegri (44,976% del capitale e 56,854% dei diritti di
voto) e Carlo Rosa, amministratore delegato e direttore generale, con
l'8,453% delle azioni e il 10,685% dei diritti di voto”. Riporta
ancora il Corriere Torino, precisando che terzo azionista, con il
4,290% del capitale, è Chen Even, responsabile commerciale di
Diasorin, oggetto, nel 2000, del management buy out supportato dalla
Finde di Gustavo Denegri, il presidente, il cui figlio Michele è
vice presidente.
In
Piazza Affari dal 2007 e dall'anno scorso nel listino Ftse Mib,
quello delle blue chip, Diasorin è uno dei leader mondiali nel
mercato della diagnostica di laboratorio, specializzato nei segmenti
dell'immunodiagnostica e della diagnostica molecolare. Il suo core
business è la gestione di reagenti rari, le cui materie prime
biologiche necessarie sono prodotte all'interno (ha stabilimenti in
Usa, Uk, Germania e Sudafrica, oltre che in Italia).
Il
gruppo Diasorin, le cui origini risalgono al 1968, conta circa 2.000
dipendenti (il 58% con laurea), dei quali oltre 200 sono ricercatori.
Nei primi nove mesi di quest'anno ha fatturato 525,1 milioni (+6,3%
rispetto allo stesso periodo del 2018), ha avuto un margine operativo
lordo di 208,9 milioni (+11,7%) e un utile netto di 126,7 milioni
(+8,5%). Al 30 settembre, poteva vantare una posizione finanziaria
netta positiva per 132,8 milioni, a fronte dei 75,3 del 31 dicembre.
La
corsa del titolo Diasorin continua, quasi ininterrottamente, da un
mese, favorita nel periodo anche dall'andamento positivo di Piazza
Affari, il cui indice principale ha guadagnato oltre 650 punti,
chiudendo la settimana a 23.260.