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Torino, l’ex area industriale di Corso Marche diventerà la “Città
dell’Aerospazio”, il primo centro integrato dedicato ad
aeronautica, spazio e tecnologie innovative. Si tratterà di un
ambiente altamente innovativo e unico in Italia, con un importante
aspetto socio-culturale, che impatterà sul territorio e vedrà la
compresenza di grandi imprese, università, Pmi e start up e in cui è
prevista anche la nascita del museo “Space Center”, mentre una
parte sarà destinata a diversi servizi dedicati alla città e
ospiterà attività commerciali, dormitori per studenti e punti di
incontro. Un ecosistema interconnesso, per promuovere lo sviluppo di
accademia e ricerca, ampliare l’offerta culturale, incentivare lo
sviluppo industriale e affrontare la rigenerazione urbana, promosso
dal Gruppo Leonardo, Politecnico di Torino e Università di Torino.
Un
polo tecnologico a tutti gli effetti, che sorgerà – con posa della
prima pietra stimata del 2021 – sui terreni dell’area di Corso
Marche, messi a disposizione da Leonardo, dove il Politecnico
istituirà laboratori di ricerca nel settore aerospazio su attività
di ricerca proprie e laboratorio di ricerca congiunti con le aziende
coinvolte nell’iniziativa: il punto di forza sarà proprio la
compresenza e la concentrazione nello stesso luogo di attori con
competenze e conoscenze diverse che saranno utili e complementari
allo sviluppo di innovazioni e alla crescita di start up e pmi.
Guido
Saracco, rettore del Politecnico ha spiegato: “Una
correlazione stretta con imprese come Leonardo è importante per la
nostra università, Esattamente come uno studente si forma in modo
migliore accumulando esperienze in realtà aziendali durante il
periodo universitario, così startup e pmi se inserite in queste
realtà di integrazione e interazione non possono che beneficiarne”.
Guido
Saracco ha aggiunto: “Con
questo progetto, vogliamo ribadire di essere come città il cuore
pulsante dell'aerospazio nazionale; vogliamo fare sistema e
trasferire tecnologia, creando un impatto sociale con ciò che
facciamo. Oltre 2200 studenti stanno seguendo il corso di Ingegneria
aerospaziale: immaginate cosa potrebbero fare e dare alla città
frequentando da vicino le aziende che operano nel settore. E allo
stesso modo anche le start up devono nascere e svilupparsi in questo
tipo di habitat”.