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Stefano Barre |
Lo
ha scritto il Corriere Torino, edizione locale del Corriere della
Sera, precisando che Stefano Barrese, numero uno operativo della
Banca dei Territori, ha ottenuto i migliori risultati, nel
periodo luglio-settembre di quest'anno, in tre delle cinque principali
aree di misurazione delle performance delle divisioni di attività.
Banca
dei Territori, infatti, ha primeggiato per la riduzione dei costi
operativi, diminuiti dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, a
1,250 miliardi, per l'aumento del risultato corrente lordo (+23,8%)
ammontato a 746 milioni e per l'incremento dell'utile netto (+24,2%),
risultato pari a 471 milioni.
I
due terzi posti, Barrese li ha ottenuti, invece, per la crescita dei
proventi operativi netti (+1,7%), saliti a 2,253 miliardi e per
quella del risultato della gestione operativa (+4%), quindi pari a
1,250 miliardi.
Il
Corriere Torino ha aggiunto che sul secondo gradino dei podio, per le
migliori performance nel terzo trimestre, è salito Tommaso Corcos,
il gran capo della divisione Asset management, prima per l'aumento
del risultato gestionale operativo, salito del 6,7% a 158 milioni.
Corcos ha avuto anche tre argenti: per il secondo più alto
incremento sia dei proventi netti (+6,2%) e, perciò, pari a 195
milioni; sia del risultato corrente lordo (+6,7%), ammonto a 158
milioni; sia, infine, per dell'utile netto (+8,7%), risultato di 118
milioni.
Sul
terzo gradino è salito Nicola Maria Fioravanti, responsabile della
divisione Insurance, che Messina considera un pilastro portante dello
sviluppo futuro del Gruppo. Fioravanti ha conquistato un primo posto,
un secondo e due terzi. La divisione delle attività assicurative
Intesa Sanpaolo, infatti, ha fatto registrare l'incremento più alto
dei proventi operativi netti (+6,5%), ammontati a 296 milioni; il
secondo maggiore (+6,5%) per il risultato della gestione operativa,
pari a 244 milioni; il terzo per il risultato corrente lordo (+6,4%),
che è stato di 243 milioni e per l'utile netto di 170 milioni
(+2,2%).
Una
medaglia l'hanno vinta anche Paola Angeletti, responsabile della
divisione International Subsidiary Bank e Mauro Micillo, a capo della
divisione Corporate e Investment Banking. La divisione guidata da
Paola Angeletti ha fatto segnare la seconda minore crescita dei costi
operativi (+1%), risultato migliore anche di quello della divisione
gestita da Mauro Micillo (+3,6%). I costi dell'una sono stati di 243
milioni e di 260 milioni quelli dell'altra.
Nel
girone di luglio-settembre è rimasto a secco di medaglie Paolo
Molesini, responsabile della divisione Private Banking.
Per
quanto riguarda, poi, i risultati dei primi nove mesi, rispetto al
corrispondente periodo 2018, nella gara dei proventi operativi netti,
prima è risultata la divisione Corporate e Investment Banking
(Mauro Micillo) con l'incremento del 9,6% a 3,218 milirdi, mentre il
secondo posto, a pari merito, l'hanno ottenuto le divisioni Private
Banking (Paolo Molesini) e Asset Management (Tommaso Corsos), con
l'aumento del 2,4%, rispettivamente a 1,44 miliardi e 558 milioni.
Per
i costi operativi, ha vinto Stefano Barrese (-6,4%), che ha fatto
meglio anche di Tommaso Corcos (-4,4%) e Paola Angeletti (-0,1%).
Dall'inizio di gennaio alla fine di settembre, Banca dei Territori ha
avuto costi operativi netti per 3,735 miliardi, l'Asset Management
per 108 milioni e la divisione International Subsidiary Banks pet 721
milioni.
Risultato
della gestione operativa nei primi nove mesi. Al primo posto Mauro
Micillo (+12,7%) con 2,454 miliardi, al secondo Tommaso Corcos
(+4,2%) con 450 milioni e al terzo Paolo Molesini (+1,2%) con 996
milioni. Per il risultato corrente lordo, invece, medaglia d'oro a
Barrese (+12,9%) con 2,078 miliardi, argenti a Micillo (+6,6%) con
2,269 miliardi e bronzo a Paola Angeletti (+5,5%) con 733 milioni.
Infine,
ecco il podio per l'aumento dell'utile netto rispetto al
gennaio-settembre 2018: Barrese (+13,4%) con 1,310 miliardi,
Angeletti (+4,3%) con 564 milioni, Micillo (+1,3%) con 1,532
miliardi, comunque la cifra più alta in assoluto.