Ma resta forte la
propensione italiana all’export della produzione di autoveicoli:
tra gennaio e settembre, è stato venduto all0estero il 53% delle
autovetture prodotte nel nostro Paese e questa percentuale sale al
65% se consideriamo tutte le categorie di veicoli.
L'Anfia ricorda
che, secondo le rilevazioni Istat per attività economica relativa
all’anno 2017, la fabbricazione di autovetture conta in Italia
quasi 71mila occupati, un fatturato di 51,8 miliardi di euro,
investimenti per 1,5 miliardi di euro. Gli occupati diretti del
settore automotive superano i 175mila nel 2017. Se si considerano
anche gli addetti indiretti del settore Automotive, gli occupati
salgono a 274mila, con un fatturato di 105,9 miliardi, investimenti
per 3,3 miliardi e una spesa in salari e stipendi di 9,3 miliardi.
“Desta dunque
molta preoccupazione la contrazione produttiva del settore, che
potrebbe “terremotare” un’attività economica oggi basilare per
il Paese, in un momento aggravato dalle tensioni commerciali e dal
rallentamento della domanda globali” ha commentato l'Anfia,
Infatti, secondo
i dati Istat, sono stati esportati, nei primi otto mesi del 2019,
autoveicoli nuovi che, in termini di fatturato, valgono 1,37 miliardi
di euro in meno rispetto a quelli esportati nello stesso periodo del
2018. Il comparto della componentistica, che registra, da anni, un
avanzo commerciale significativo, mantiene per ora il trend positivo,
con un incremento dell',19% del valore dell’export, nei primi 7
mesi del 2019.