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Gustavo Denegri, presidente e maggior azionista Diasorin |
Però, appare opportuno ricordare che
ancora alla fine di aprile il titolo Diasorin valeva poco più di 85
euro e poco più di 68 euro alla vigilia del Natale scorso. Inoltre,
esattamente un anno fa, quotava 80,255 euro. Insomma, la crescita di
Diasorin è stata tale (il 21 agosto scorso ha fatto registrare il
record storico di 109,80 euro), da rendere plausibile il relativo
ridimensionamento, magari conseguente anche a prese di beneficio.
Comunque, oggi, l'azione che ha fatto
segnare il peggior confronto rispetto a ieri è stata quella di
Visibilia Editore, che ha subito la perdita del 12,50%. Ma , proprio
ieri, la stessa Visibilia Editore aveva evidenziato il maggior rialzo
di tutta Piazza Affari, chiudendo la seduta con l'incremento del
15,79%. Insomma, montagne russe per Daniela Santanchè, fondatrice e
principale azionista della società.
L'indice Ftse Mib, che rappresenta le
40 big della Borsa italiana, è risceso a 21.406 punti, avendo perso
l'1,14%. Peggio è finita per Buzzi Unicem (-1,29%), Centrale del
Latte d'Italia (-1,16%), Conafi (-1,27%), Exor (-1,15%), Guala
Closures (-1,84%), Italgas (-1,82%), Pattern (-3,96%), Pininfarina
(-1,85%), Prima Industrie (-3,33%) e Reply (-1,15%).
Le piemontesi che hanno evidenziato,
invece, un rialzo rispetto a ieri sono Autogrill (+0,23%), Basicnet
(+1,88%), Borgosesia (+1,22%), Dea Capital (+0,30%), Fidia (+0,78%),
Iren (+0,44%), Juventus (+0,23%) e Ubi Banca (+0,51%).