Prende
definitivamente residenza a Fossano una delle opere del suo illustre
cittadino Giovanni Battista Beinaschi: “Il tributo della moneta”,
messo in vendita dalla casa d’aste Dorotheum di Vienna tra le
collezioni del ‘600, è stato acquistato dalla Cassa di Risparmio
di Fossano, banca controllata dall'omonima fondazione.
Il
quadro è praticamente inedito, poiché appartenuto per molto tempo a
collezione privata e mai catalogato. Illustra un episodio narrato nel
vangelo di Matteo, ripreso anche da altri artisti quali Masaccio e
Tiziano, nel quale Gesù, interrogato da un fariseo sul pagamento
delle tasse ai romani mostra una moneta su cui è inciso il profilo
dell’imperatore e risponde con la ben nota frase “Rendete a
Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”.
Realizzato
molto probabilmente durante il lungo soggiorno del Beinaschi a
Napoli, il quadro è in ottimo stato di conservazione e ha già
trovato collocazione nella Sala del Consiglio del Palazzo del
Comandante, sede della Cassa di Risparmio di Fossano, accanto ad
altre opere del pittore acquistate negli ultimi cinquant’anni:
“Trionfo di imperatore romano” (attribuito), “Giuditta e
Oloferne”, “San Girolamo” e Mosè fa scaturire l’acqua dalla
roccia”.
“Siamo
molto soddisfatti di essere riusciti ad aggiudicarci quest’opera”
ha detto Antonio Miglio, il presidente della Cassa di Rispamrio di
Fossano, aggiungendo: “Nel nostro ruolo di banca di territorio, che
vuole valorizzarne gli aspetti economici e sociali, crediamo
rientrino anche i valori culturali espressi attraverso gli artisti
che qui sono nati o cresciuti. Beinaschi è un pittore di alto
livello ed è un piacere poter vantare una collezione nutrita di sue
opere”.
“Il
patrimonio artistico e culturale di proprietà dell’Istituzione
Cassa di Risparmio di Fossano (Fondazione e Cassa) continua ad
arricchirsi; questa volta di un’opera di rilevante valore artistico
eseguita da un fossanese, ne siamo lieti” ha commentato Gianfranco
Mondino, presidente della Fondazione a capo della Cassa,