E' in corso, a
Torino, alla Nuvola Lavazza, Utopian Hours, il primo festival
italiano dedicato alle città e al city making, fino al 20 ottobre.
Organizzato dall’associazione no-profit Torino Stratosferica, il
festival è giunto alla terza edizione e continua a proporre idee e
visioni per il rinnovamento e la crescita delle città attraverso
progetti, innovazioni, provocazioni e le esperienze di grandi ospiti
internazionali. L’edizione 2019 di Utopian Hours presenta 50
ospiti, 25 talk e sette mostre.
Per i tre giorni
di evento, il festival ha selezionato casi concreti da tutto il
mondo, urban trend setter, city maker innovativi, guru della cultura
urbana, urban explorer, esperti, architetti e attivisti. L’esteso
programma di incontri anima il festival affrontando temi molto
discussi: placemaking, city branding e storytelling, mobilità,
innovazione sociale e comunità, urban ecology.
Si parte con
Torino per i primi due incontri: il primo con la società tecnologica
Cisco, che porta al pubbico la propria esperienza nel campo della
costruzione delle smart city, presentando progetti realizzati e in
corso nella città. Il secondo, Com’è la Torino dei nostri
desideri? è un confronto tra alcuni protagonisti del mondo politico
e rappresentanti delle fondazioni bancarie, che raccontano qual è la
visione di Torino e quali sono le opportunità che deve cogliere.
Il tema che
accomuna molti dei talk degli ospiti internazionali è la vita delle
comunità.
Tra le mostre,
un’esposizione su Paolo Soleri curata dal critico Emanuele
Piccardo. “Paolo Soleri. From Torino to the desert” celebra i 100
anni dalla nascita del visionario architetto torinese, creatore di
Arcosanti, la città ideale che, nel deserto dell’Arizona, ha
anticipato i concetti di ecologia urbana. Il festival esporrà anche
le nuove “Visioni da Torino Stratosferica”, dieci idee per la
città emerse durante gli incontri di Torino Stratosferica che hanno
preso forma attraverso i progetti di altrettanti studi di
architettura.
La Compagnia di
San Paolo è a fianco di Torino Stratosferica sin dal 2016, convinta
dell’importanza strategica della riflessione sul futuro della città
e delle città, di una discussione pubblica più ampia possibile su
tali temi, dell’utilizzo dei linguaggi della cultura contemporanea
per la loro trattazione, nella prospettiva di trasmettere l’immagine
di Torino quale città dinamica e d’avanguardia nello scenario
creativo internazionale. Rientra così in questo ambito il sostegno a
Utopian Hours, il primo festival di city making in Italia.