Due
scuole medie statali completamente rinnovate e restituite a Torino,
dopo interventi sostanziali realizzati a tempo di record. Insieme, un
segnale forte che da Torino arriva a tutta la scuola italiana, con la
proposta di idee progettuali e un modello di processo replicabili e
interessanti per quanti ritengono l’intervento in edilizia
scolastica una condizione necessaria per migliorare la qualità
dell’istruzione, andando al di là dell’emergenza sicurezza e
costruendo gli ambienti di apprendimento più “giusti” per
l’innovazione didattica.
È
questo il significato del progetto “Torino
fa scuola”, promosso e sostenuto da Fondazione
Agnelli e Compagnia di San Paolo, in collaborazione con Città di
Torino e Fondazione per la Scuola, giunto alla sua tappa più attesa:
la nuova inaugurazione pubblica delle scuole Enrico Fermi (via
Biglieri, al Lingotto) e Giovanni Pascoli (Via Duchessa Jolanda, a
Cit Turin).
Al
termine di un anno di lavori, i cantieri si sono chiusi all’inizio
di settembre, così da permettere – mantenendo gli impegni presi –
il ritorno nei due edifici di allievi, insegnanti e personale della
scuola in tempo per la campanella del nuovo anno.
“Con
la Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Città di Torino
– ha detto John Elkann,
presidente di Fondazione Agnelli - abbiamo sperimentato un
inedito metodo di lavoro fra pubblico e privato, con gli esiti
ammirevoli che tutti possono vedere. Oggi abbiamo due scuole
rinnovate, sicure, belle e sostenibili. Grazie all’impegno di
tutti, a partire da quello di docenti e studenti, vorremmo che domani
Fermi e Pascoli diventassero anche un modello di innovazione
didattica. Perché questo era, fin dall’inizio, l’obiettivo”.
“Promuovere
la conoscenza di qualità e lo sviluppo delle competenze delle
generazioni future rappresenta l’investimento più promettente per
un Paese, perché pone solide basi a favore della crescita
consapevole dei cittadini di domani. Per questo - ha affermato
Francesco Profumo,
presidente della Compagnia di San Paolo - abbiamo investito nel
rinnovamento degli spazi e del pensiero pedagogico all’interno di
due scuole di Torino, coinvolgendo persone del mondo della scuola e
dell’architettura così come studenti, insegnanti, famiglie e molti
altri professionisti. Si tratta di due scuole esemplari, per la loro
storia e le loro caratteristiche architettoniche. Auspichiamo che
questo processo possa essere replicato, in tutto o in parte, anche su
altri edifici scolastici a livello nazionale”.
“Torino
fa scuola” nasce, nel 2015, da una
riflessione culturale e architettonica sul
ruolo decisivo che gli ambienti di apprendimento possono avere per la
qualità della scuola. Edifici più accoglienti, sostenibili,
meglio integrati nella vita del quartiere, con spazi modulari e
flessibili, progettati ex novo o (come è più probabile in Italia)
rinnovati a partire dell’esistente secondo i moderni orientamenti
della pedagogia e pratiche didattiche
innovative, personalizzate e inclusive, possono favorire gli
apprendimenti e il benessere di chi nella scuola vive e
lavora: questa è l’idea di fondo del progetto. Grazie
a questa visione condivisa, le due fondazioni torinese dall’inizio
hanno scelto la strada della concretezza con un valore esemplare:
passare dalle idee ai fatti, realizzare interventi di impatto a
livello locale attraverso i quali “fare scuola” per
offrire idee e un modello di processo per la riqualificazione del
patrimonio edilizio scolastico replicabile in tutto il Paese e a
diverse scale.
“Torino
fa scuola” ha comportato un investimento economico di 11
milioni, interamente a carico dei due soggetti privati. Gli
interventi per le opere e gli arredi di Scuola Fermi sono costati
circa 7,7 milioni, finanziati per 4,7 milioni dalla Fondazione
Agnelli (che è stato il committente unico dei lavori) e per tre
milioni dalla Compagnia di San Paolo. Gli interventi per le opere e
gli arredi Scuola Pascoli sono stati finanziati da Fondazione per la
Scuola e Compagnia di San Paolo per un costo totale di realizzazione
di 3,5 milioni.