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L'albese Oscar Farinetti |
Farinetti è entrato nei primi cento,
grazie al balzo di 39 posizioni fatto nel mese scorso. Nato 65 anni
fa ad Alba (il 24 settembre), sposato con Gabriella Defilé, laurea
honoris causa in Economia conferitagli dall'Università di Urbino,
imprenditore innovativo e di gran successo, controlla o ha
partecipazioni in diverse aziende. Può vantare numerosi premi e ha
anche scritto alcuni libri.
Un altro balzo, il mese scorso, l'ha
compiuto Mike Manley, l'amministratore delegato di Fca, salito
al diciottesimo posto (53,20 punti), mentre era trentaquattresimo
nella graduatoria di luglio.
Invece, ha nuovamente perso il podio
John Elkann, il presidente di Fca, oltre che della Ferrari e
di Exor, la holding della grande famiglia torinese della quale è
anche amministratore delegato. John Elkann, terzo in luglio, è
tornato quarto, con 64,90 punti, sorpassato nuovamente da Claudio Descalzi,
numero uno dell'Eni (66,39 punti) e preceduto anche da Francesco
Starace (Enel) e, come al solito, da Urbano Cairo, primo
assoluto con 77,87 punti.
Inossidabile, in vetta alla classifica,
è rimasto Urbano Cairo,
nato a Milano il 21 maggio 1957, ma considerato piemontese. perché
cresciuto nell'Alessandrino e, forse, perché da tanti anni
presidente del Torino Calcio. Cairo è il numero uno di Rcs
MediaGroup, che fra l'altro edita il Corriere della Sera, oltre che
della Cairo Communication, leader dei periodici popolari e
proprietaria de La7.
Carlo Messina, amministratore
delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo, riconfermato in
aprile al vertice operativo della principale banca italiana, che ha
ancora la torinese Compagnia di San Paolo come primo azionista (il
colossale fondo BlackRock è secondo con poco più del 5% del
capitale, seguito dalla milanese Fondazione Cariplo) è salito al
settimo posto, con 58,48 punti, mentre era decimo in luglio con
56,12. Messina ha riconquistato la posizione conseguita in
maggio; ma il suo piazzamento migliore era quello di marzo, quando
era arrivato quinto con 60,61 punti.
Un
nuovo passo indietro l'ha fatto Andrea Agnelli, fra
l'altro presidente della Juventus, diventato ventesimo (52,97 punti),
dopo che già era sceso dal tredicesimo di giugno. Però, era stato
ventunesimo in aprile e ventiquattresimo in marzo. Suo miglior
piazzamento, finora: il settimo posto in gennaio.
Anche la torinese Elisabetta Ripa è
calata in classifica, perdendo
una posizione e finendo così quarantesima con 48,34 punti, mentre
era trentesima in giugno con 49,83 punti (in maggio era
trentasettesima con 47,58 punti. Elisabetta
Ripa è amministratore delegato e direttore generale di Open
Fiber, la società dell'Enel e della Cassa Depositi e Prestiti (50%
del capitale ciascuna), costituita con l'obiettivo di realizzare
l'installazione, la fornitura e la gestione di reti di comunicazione
elettronica ad alta velocità in fibra ottica in tutta la Penisola
(il piano industriale 2018-2027 prevede investimenti per 6,5 miliardi
di euro).
Elisabetta Ripa, nata nel 1965 sotto la
Mole, laurea in Economia e commercio e ulteriori studi all'Insead di
Fontainbleau, fra l'altro consigliere di amministrazione della
quotata novarese Autogrill, è entrata nella classifica di Top
Manager Reputation, per la prima volta, nel mese di febbraio, quando
era risultata quarantaduesima con 47,17 punti, a fronte di 46,23 di
marzo.
Anche in agosto, Elisabetta Ripa è
stata preceduta in classifica dalla novarese Catia Bastioli,
presidente della quotata Terna e amministratore delegato di Novamont
(in maggio ha ricevuto il dottorato in Ingegneria civile, chimica,
ambientale e dei materiali dall'Università di Bologna). Catia
Bastioli si è piazzata trentaduesima con 50,46 punti, 0,5 in meno
rispetto al mese precedente, quando era finita ventottesima.
In
agosto ha perso un posto anche Rodolfo De Benedetti, finito
settantottesimo con 40,13 punti. Il primogenito di Carlo De
Benedetti, leader del gruppo Cofide-Cir, controllato dalla holding
Fratelli De Benedetti, era già arretrato nei mesi precedenti.
Invece
di un'altra posizione è avanzato Lapo Civiletti,
amministratore delegato della Ferrero, la cui quotazione è stata di
37,50 punti, che valgono il posto numero 85. Nonostante le nuove
acquisizioni e i brillanti risultati di bilancio del colosso
dolciario nato ad Alba, Lapo Civiletti resta in ombra, a causa della
netta prevalenza di Giovanni Ferrero, l'erede dell'indimenticabile
Michele.
Top Manager Reputation valuta le prime
cento figure apicali delle imprese attive nel nostro Paese
distinguendo la reputazione, istantanea e storica, derivante
dall'immagine percepita, dalla presenza digitale e, fra l'altro,
dall'impatto reputazionale dalla semplice notorietà.