![]() |
Roberto Gualtieri, neo ministro Economia |
Comunque, il mese di luglio registra
minori entrate pari a 646 milioni di euro (-1,3%) rispetto allo
stesso mese dello scorso anno. Il risultato è stato determinato
dalla diminuzione delle entrate delle imposte autoliquidate, che
hanno registrato per l’Irpef - 24,9% e per l’Ires -1,0%. Questi
ultimi dati, tuttavia, devono essere analizzati alla luce della
proroga (al 30 settembre), dei termini di versamento per i soggetti
che svolgono attività economiche per le quali sono stati approvati
gli indicatori sintetici di affidabilità (Isa). Di conseguenza il
confronto con l’anno passato risulta non omogeneo.
Le imposte dirette dei primi sette mesi
risultano pari a 135,833 miliardi, con una diminuzione di 548 milioni
(-0,4%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito Irpef
mostra una crescita dell’1,3% (+1,358 miliardi) che riflette
l’andamento delle ritenute Irpef sui lavoratori del settore privato
(+1, 889 miliardi, pari a +3,9%) e sui dipendenti del settore pubblico
(+1,301 miliardi, pari a +3,0%).
Tra le altre imposte dirette il Mef
segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle
ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-264 milioni,
-4,7%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle
plusvalenze (-729 milioni, -80,6%) che rispecchia le performance
negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta
sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una
diminuzione di 778 milioni, che riflette i risultati negativi dei
rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme
pensionistiche complementari.
Le imposte indirette, che ammontano a
114,310 miliardi, registrano una variazione positiva di 1,729
miliardi (+1,5%). L’imposta sulle assicurazioni segna una
diminuzione del 19,7% determinata, nel mese di luglio, dal recupero
del maggiore acconto versato nel 2018 per effetto dell’aumento
dell’aliquota, dal 40% al 58%, previsto dalla legge finanziaria per
il 2018. L’imposta di bollo mostra un calo di 412 milioni (-9,2%)
dovuto anche alle nuove disposizioni, in vigore dal 1 gennaio 2019,
che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle
fatture elettroniche e l’imposta di registro mostra una diminuzione
di 135 milioni (-4,4%).
Dall'inizio di gennaio alla fine di
luglio, le entrate dai giochi ammontano a 9,056 miliardi (+6,7%),
mentre quelle derivanti dall’attività di accertamento e controllo
si attestano a 6,474 miliardi (+892 milioni di euro,+16,0%) di cui:
3,495 miliardi (+22,9%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2,979
(+8,8%) dalle imposte indirette.