“Un
terzo dei colleghi – ha aggiunto Marras - non può essere
considerato un esubero, dopo che, in questi anni difficili, per
situazioni delle quali non hanno nessuna colpa, hanno lavorato senza
sosta, vedendo passare come fulmini amministratori delegati, consigli
di amministrazione, consulenze stratosferiche e buone uscite da
capogiro. Non è sulla pelle dei colleghi e delle loro famiglie che
faranno i guadagni e se questo è il loro scopo useremo tutte le armi
a nostra disposizione per evitare una "macelleria sociale”.
La
Fabi e gli altri sindacati hanno ricevuto la lettera di avvio
procedura durante la riunione del 27 settembre alla presenza dei
vertici della banca: il presidente Alberto Pera, l’amministratore
delegato Claudio Moro, il nuovo direttore del personale Oliviero
Bernardi.
La
banca punta su un piano di strutturazione che riguarda 140 esuberi a
livello di gruppo, contenimento dei costi di consulenza e
collaborazioni, la riorganizzazione della rete delle filiali e la
mobilità territoriale. In ballo c’è anche il mancato rinnovo alla
scadenza dei contratti a tempo determinato.
Per
quanto riguarda la mobilità, in particolare, le direzioni della
banca internal audit, risk management, compliance e Aml,
pianificazione e Cdg, commerciale, risorse umane, marketing, affari
societari e legale verranno interamente concentrate nella sede di
Milano. Nella sede di Torino, dovrebbero permanere le direzioni
crediti, amministrazione e operations. La direzione Mercati
finanziari dovrebbe essere invece allocata per il 70% a Torino e per
il 30% a Milano. Con riferimento a Symphonia, infine, è prevista la
concentrazione di ogni attività e funzione nella sede di Milano.
Il
prossimo confronto è previsto per il 10 ottobre.