Dall'inizio di gennaio alla fine di
agosto, in Italia sono state immatricolate 6.451 auto elettriche
(0,5% del mercato di 1.330.749), comunque più del doppio dello
stesso periodo dell'anno scorso, quando erano state 3.091 (0,2%). Le
vendite di ibride sono ammontate a 71.265 (5,4%) a fronte delle
56.713 (4,1%) dei primi otto mesi 2018. Le gpl hanno avuto 95.751
acquirenti (7,2%) contro gli 89.093 (6,5%) del corrispondente periodo
precedente e le vetture a metano 23.042 (1,7%) rispetto alle 31.692
(2,3%) di gennaio.agosto 2018.
Le auto a benzina sono tornate a
prevalere sui diesel: 578.635 nuove immatricolazioni (43,5% del
mercato) a contro 555.598 (41,8%), mentre nei primi otto mesi
dell'anno scorso, i diesel avevano avuto ancora 739.341 compratori
(53,7%) rispetto ai 455.728 clienti di vetture a benzina (33,1%).
Per quanto riguarda il modello più
venduto nelle singole categorie per alimentazione, emerge che per la
benzina è la Panda (76.514 acquirenti nei primi otto mesi), per i
diesel la Jeep Compass (22.101), per i gpl la Dacia Duster (15.262),
per le ibride la Toyota Yaris (16.285), per il metano la Volkswagen
Up (3.752), per le elettriche la Renault Zoe (1.657).
L'Italia ha introdotto gli incentivi
per le elettriche piuttosto tardi rispetto agli altri grandi Paesi
europei, il che significa che la crescita delle vendite sarà
inferiore alla media europea. Il Governo ha stanziato fondi per
finanziare gli incentivi per 60 milioni di euro nel 2019, che salgono
a 70 milioni di euro per gli anni 2020 e 2021. Gli incentivi si
applicano agli acquisti di veicoli a batteria-elettrico e ibridi
plug-in (l'auto
ibrida elettrica plug-in, in sigla Phev ovvero Plug-in
Hybrid ElectricVehicle, è a propulsione ibrida,
le
cui batterie possono
essere caricate anche senza l'ausilio del motore a combustione interna,
utilizzando una fonte di energia elettrica esterna,
collegata
attraverso sistemi a cavo o wireless).
L'infrastruttura di ricarica è
fondamentale per l'adozione di veicoli elettrici poiché il prezzo
iniziale di un nuovo veicolo elettrico è ancora piuttosto elevato,
mentre l'accesso alle stazioni di ricarica in tutto il Paese è
limitato.
L’attuale struttura di ricarica,
secondo Eafo (European Alternative Fuels Observatory) conta in Italia
3.824 punti di ricarica pubblici, di cui 793 a ricarica veloce, che
corrispondono ad una media nazionale di 12 punti ogni 100 km, contro
una media europea di 32. Mentre l’Italia è allineata alla media
europea per numero di veicoli per punto di ricarica pari a 8.
Il numero delle auto puro elettrico
registrate al Pra in Italia è passato da 1.518 del 2011 a 12.113 del
2018, lo 0,03% del parco auto.