Lo
riporta Firstonline, il prestigioso e autorevole giornale web di
Ernesto Auci e Franco Locatelli, rifecendosi ai della classifica
mondiale delle università più famosa al mondo: il QS
World University Ranking, che
tiene conto dei giudizi di 94mila tra docenti, accademici e
ricercatori, 44mila manager e direttori delle risorse umane. Lo
studio considera anche 11.8 milioni di pubblicazioni scientifiche,
100 milioni di citazioni, dati sulla distribuzione di 23 milioni di
studenti e di circa 2 milioni di docenti e ricercatori.
I
primi dieci posti della classifica sono divisi equamente tra Stati
Uniti ed Europa, con cinque università made in Usa e cinque del
vecchio continente. A tenere alto l’onore europeo è il Regno
Unito, con quattro sue università tra le top ten, l'altra è della
Svizzera.
Per
l’ottavo anno consecutivo, un vero e proprio record, al primo posto
spicca il Massachusetts
Institute of Technology (Mit) di Boston,
l’inarrivabile università americana famosa per il suo attivismo
nel mondo della ricerca. Ma è a stelle e strisce tutto il podio,
perché al secondo posto c’è Stanford
e al
terzo l’università di Harvard,
la più antica degli Stati Uniti.
A
rompere, momentaneamente. lo stradominio americano arriva
l’Università
di Oxford,
al quarto posto, seguita dal California
Institute of Technology (Caltech),
quinto. Al sesto e settimo posto troviamo, rispettivamente, Eth
Zurich–
Swiss Federal Institute of Technology (Svizzera) e l’università di
Cambridge.
In ottava e nona posizione due fiori all’occhiello del Regno Unito:
l’Ucl
(University
College London) e l’Imperial
College London.
Chiude la top ten l’università
di Chicago.
“L’Italia
è ben lontana dalla Top 10, ma – commenta Firstonline - oltre a
difendersi per numero di Università in classifica, mostra anche
alcune eccellenze”. Come confermato da Ben Sowter, direttore della
QS Intelligence Unit, il quale ha detto che “l'’Italia possiede
eccellenze universitarie straordinarie e ci auguriamo che la sua
classe dirigente le sostenga con investimenti adeguati e politiche
lungimiranti”.
Il
migliore ateneo italiano in classifica, per il quinto anno
consecutivo, è il Politecnico
di Milano,
salito dal 156esimo al 149esimo posto, migliorando in termini di
reputazione e credibilità. Posizione rilevante anche quella del
Sant’Anna
di Pisa,
156esima nella classifica generale, ma tra le prime 10 al mondo
quanto a impatto della ricerca prodotta.
Tra
le università italiane prese in considerazione, cinque hanno
peggiorato la loro posizione: Ferrara,
Brescia, la scuola superiore Sant’Anna di Pisa (da
167 a 177), la Normale
di Pisa (da
175 a 204) e la Cattolica.
Movimento
contrario per Firenze,
che guadagna 53 posti, salendo alla 448esima posizione. Bene anche
l’università di Napoli
Federico II,
che sale
di
48 gradini rispetto alla edizione precedente classificandosi al 424°.
Trento
e Pisa entrano
tra le top 400 al mondo, classificandosi entrambe al 389° posto,
balzando in avanti rispettivamente di 37 e 33 posti.
Hanno
migliorato le loro posizioni anche Bologna, la
Sapienza di Roma (203°),
Padova, il politecnico di Torino, la Statale di Milano, Milano
Bicocca, Torino, Genova, Modena-Reggio Emilia. Fanno invece il loro
debutto nella classifica di QS World University, piazzandosi nella
fascia 801-1000: Parma, Udine, Salerno e il Politecnico di Bari.
Nessun commento:
Posta un commento